Un sito esiste se c’è un contenuto

Un sito esiste se c’è un contenuto

Un sito è fatto di contenuti. E il suo valore si dimostra nel tempo, continuando a svolgere il suo compito, a garantire un appuntamento fisso (poco importa la frequenza, basta che ci sia costanza), e in questo modo si guadagna un pubblico, perché un sito senza pubblico è un cassetto impolverato in solaio, e come tale non serve a nulla.

Jumper esiste da diversi anni,  dal 2000 (quindi siamo quasi a 14 anni di vita), ma non tutta è rimasta nell’archivio: all’inizio era qualcosa che era nato per la sperimentazione creativa, per capire cos’era il web dal punto di vista espressivo, poi si è trasformato in un contenitore di testi e immagini, ma senza uno strumento di CMS (Content Management System), quindi nelle varie evoluzioni abbiamo perso tanto. Dal 2008 però è controllato da WordPress e tutto quello che abbiamo scritto (tanto… forse troppo ehehehe) è qui dentro; magari si sono perse delle immagini, ma il succo c’è tutto. Il valore del contenuto, specialmente quando si parla di innovazione, è che si può andare a cercare, si può tornare indietro, ma quasi mai lo si fa. Semmai, ci si arriva tramite una ricerca su Google, non per la curiosità di guardarci indietro. In realtà, non lo facciamo quasi mai nemmeno noi.

Oggi lo abbiamo fatto, però, e pensiamo che sia una buona idea creare un appuntamento, ogni tanto, per riscoprire insieme alcune cose. Alla base c’è anche una strategia di quello che viene chiamato “Content Marketing”, che dovrebbe essere approfondito da tutti coloro che creano e vendono contenuti: quello di non essere sempre legati al “fare cose nuove”, ma anche a far riscoprire quello che esiste già, e che non necessariamente ha perso di attualità. Oppure… che ha perso attualità, ma proprio per questo merita di essere riletto alla luce del tempo che è passato.

E’ un viaggio che vi proponiamo, e che vi proporremo in futuro. Per ora abbiamo “individuato” alcuni post, ve li proponiamo, sperando che possa esservi di stimolo la lettura. Per qualcuno sarà un ritorno ad un argomento già discusso, per molti saranno contenuti tutti nuovi. Buona lettura e buoni commenti!

 

Parliamo di RED (2008)

Strumenti “poveri” e il loro valore

La Memoria Digitale

La Povertà dell’editoria

Noi, quelli del Kodachrome

Tirateci le pietre

Chiude Grazia Neri, qual è il senso?

 

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