Uno studio curato dalla prestigiosa InfoTrends , che si occupa di ricerche di mercato, indica le percentuali di crescita dei software per il trattamento professionale delle immagini RAW, ovvero Adobe Lightroom e Apple Aperture. E, manco a dirlo, a vincerla è il “terzo incomodo”, ovvero l’inossidabile Adobe Photoshop, che nel 2007 deteneva il 66,5% del totale degli utilizzatori, e che pur avendo perso – in questa specifica applicazione di trattamento dell’immagine – qualche punto, è ancora ben saldo con il 62,2%. Al secondo posto, si attesta Lightroom che è cresciuto in quest’ultimo anno: ora è al 35,9% (23,6% nel 2007) e Apple Aperture, pur cresciuto anche lui, è utilizzato dal 7,5% dei fotografi professionisti (l’anno scorso era al 5,5%).
Per correttezza, va detto che guardando solo tra gli utenti della piattaforma Mac (Aperture non esiste in versione Windows), i numeri sono diversi, anche se premiano con evidenza ancora Lightroom (40,4% nel 2008) rispetto ad Aperture, che detiene il 14,6%.
Il nostro commento, non certo legato ai numeri, ma al contatto quotidiano con i professionisti, è che sono ancora moltissimi i fotografi che ancora non hanno fatto una scelta, e ancora molti addirittura quelli che non solo non scattano in RAW (Lightroom e Aperture consentono di gestire anche altri formati, come il JPG), ma che non hanno ancora affrontato una gestione del flusso di lavoro, dallo scatto alla fase finale (stampa, web o qualsiasi altra destinazione). Quando questa evoluzione, tecnica e culturale, sarà ad uno stadio più avanzato, sarà interessante vedere come cresceranno questi prodotti, ma anche altri, non considerati da questa ricerca.
