Il New York Times vi cerca: siete pronti a candidarvi?

Il New York Times vi cerca: siete pronti a candidarvi?

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Oliver Cole

Un annuncio importante del New York Times ci regala una grande opportunità di fare una valutazione profonda sull’importanza della fotografia nel mondo attuale, ma ci permette anche di lanciarvi una provocazione e uno stimolo di auto-riflessione per non perdere il “treno”… che non necessariamente è quello di questa posizione lavorativa, ma più genericamente per capire dove… sta andando il treno del futuro.

La richiesta è questa:

… we’re looking for someone to lead this talented and diverse team and to become part of the visual leadership of the organization. We want to continue integrating photography and other forms of visual journalism into the fabric of our report — as closely as our words.

This role is one of the most important and high-profile jobs in visual journalism, and we’re seeking candidates with a rare combination of journalistic experience, organizational expertise and extraordinary visual talent.

(Traduzione:… stiamo cercando qualcuno per guidare questa team talentuoso e per diventare parte della direzione visiva della nostra organizzazione. Vogliamo continuare ad integrare la fotografia e le altre forme di giornalismo visivo nel tessuto del nostro lavoro – e fedelmente ai nostri contenuti testuali. Questo ruolo è uno dei più importanti e di alto profilo nel giornalismo visivo, e siamo alla ricerca di candidati che possiedano una rara combinazione di esperienza giornalistica, una competenza organizzativa e straordinario talento visuale).

Approfondendo, l’annuncio prosegue e definisce quali sono le caratteristiche richieste da questa è che una delle più importanti realtà editoriali al mondo, di sicuro la più innovativa, la più capace di innovare e di innovarsi.

Ecco alcune delle responsabilità e delle qualifiche di un candidato ideale (abbiamo fatto una selezione, tutte le richieste sono pubblicate alla pagina dell’annuncio che abbiamo segnalato):

• “I candidati devono essere in grado di mantenere alti standard giornalistici e sostenere un livello di eccellenza che rende la fotografia una componente essenziale dell’identità del New York Times”

• “Essere in grado di analizzare in modo sofisticato le notizie ed avere una visione convincente, contemporanea ed innovativa di produrre un giornalismo e dello storytelling del più alto livello mondiale. Siamo alla ricerca di una forte sensibilità digitale, tra cui la capacità di riconoscere le tecniche e le piattaforme emergenti, e una chiara comprensione di come impostare il lavoro del picture editor in modo moderno”.

Immaginiamo che i nostri lettori non siano interessati a questa pur eccezionale posizione lavorativa, e forse altri percepiscono la difficoltà di questo ruolo; la risposta più comune forse sarebbe però: io sono un fotografo, e voglio fare foto, non gestire una redazione e “l’informazione”. E’ ovvio che sono due campi diversi, ma sono due elementi complementari della professione e c’è bisogno di analizzarle insieme: non si possono fare fotografie se non si pensa al “dopo”, il ruolo della fotografia, in un’era sempre più legata alla sua forza narrativa (in tanti parlano di “storytelling”… ma quanti davvero ne conoscono e ne usano tale potenzialità, al di là dell’effetto a parole?), richiede focalizzarsi su quello che si dice, su cosa si “trasmette”, sul linguaggio e come la fotografia si integra agli altri linguaggi. Se non si è pronti (o interessati), si può approfittare dell’occasione per focalizzarsi un attimo su quello che si può imparare, analizzando questo “dopo”… per migliorare il proprio lavoro di produzione fotografica.

Quali sono i requisiti che portano questa “figura professionale” ad accettare un vostro lavoro, un vostro servizio fotografico? Da quanto non sfogliate il New York Times Magazine? (ehm…. ne avete mai sfogliato uno?). E’ l’inserto domenicale del New York Times, e si merita un posto nel vostro cuore visto che il suo primo numero, del 6 settembre 1896, è stato anche il primo momento in cui una fotografia è stata pubblicata all’interno di un giornale. Ma oggi il New York Time Magazine è uno degli spazi editoriali che usa con maggiore qualità ed innovazione la fotografia, che ha più di 3.2 milioni di lettori, oltre 1 milione di lettori abbonati (paganti) online.

New york times magazine fotografia

Come usano la fotografia? come raccontano le “storie” quelli del New York Time Magazine? Come usano l’innovazione, le nuove tecnologie, i buoni linguaggi digitali? Abbiamo, di fronte a noi, palestre che ci permettono di allenare la nostra mente, i nostri occhi, eppure non le frequentiamo, quasi mai. Quando questo discorso lo facciamo ai nostri studenti, sappiamo che il nostro ruolo è di mostrare loro la strada, perché sono troppo giovani ed inesperti, vogliono fare questo mestiere (non necessariamente i “fotografi”, ma i professionisti della comunicazione) ma hanno bisogno di una guida. Ma voi siete professionisti, quindi la strada va cercata, dedicando tempo (tanto tempo) a questi aspetti. Non per diventare i nuovi responsabili dell’area visual del NYT, ma almeno per capire dove sta andando la fotografia, e come ancora oggi si può pensare di viverci, in campo artistico. Negli USA, un recente report dice che le arti solo nell’economia USA generano 763.6 miliardi di dollari, dando lavoro a 4,9 milioni di persone, ma il dato principale è che ben 10 miliardi di dollari di questa cifra provengono dal settore fotografico (fotografia e fotofinishing). Certo, bisogna essere bravi per guadagnarsi la propria fetta, e per essere bravi bisogna orientare lo sguardo verso quelli che sono bravi sul serio, e anche come questi scelgono il meglio da proporre al mercato ;-)

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