iPad, analisi (si spera) matura…

iPad, analisi (si spera) matura…

Apple iPad

A volte, il vantaggio di avere un appuntamento settimanale in un giorno fisso ci permette di analizzare i fenomeni e gli eventi con maggiore freddezza e analizzando con maggiore saggezza. L’istinto è un dono meraviglioso, ma quasi sempre ci porta verso strade rischiose: si tende ad affrontare le evoluzioni, magari studiate (da persone che hanno dimostrato di essere in gamba) per anni, e che noi sintetizziamo e “bolliamo” in pochi minuti. Chi siamo noi? Spesso, coloro che scrivono, che si reputano “esperti”, sono in realtà una banda di saputelli che amano il meccanismo del “pollice”, da abbassare o alzare dopo pochi istanti. Ho letto pochi commenti e post (e ne ho letti tanti) che tendono a dire… non capisco, ma forse ci faranno capire. Tanto per capirci, stiamo parlando di iPad, il nuovo – e tanto atteso – “oggetto” di Apple. Tutti a dire, anche per sentirsi e dimostrarsi “davvero intelligenti ed esperti“, che non ha nulla di nuovo, che è solo un “iphone” con gli steroidi, che per di più non telefona, che non ha nulla di innovativo, che sarà un “flop”. Io stesso, durante la presentazione (che ha mandato in tilt metà dei siti mondiali, in Italia in assoluto, ma anche all’estero), ho pensato che tutto quello che è stato mostrato era già stato ipotizzato, mi ha disturbato un po’ la forma, più tendente al quadrato che non al formato HD. Ho aspettato fino alla fine il colpo di magia… e sono rimasto titubante. Premetto che da sei mesi mi dico – per convincermi – che non ne ho bisogno, che passo le giornate in giro con iPhone e computer e che quindi questo “ibrido” non mi serve. Ho avuto questa conferma, per qualche ora: non mi serve, e che forse serve a pochi. Ma non ho commentato, ho cercato di scavare, di capire. Perché non capivo? Cosa c’era che non mi convinceva? Dopo un’ora mi sono convinto… il fatto che non fosse chiaro, logico, immediato voleva dire che non avevo analizzato bene, e ho dato un “bonus” di fiducia: Steve, Apple, gli uomini di Cupertino non sono stupidi (anzi!), non hanno dedicato così tanti sforzi ad una “bufala”. E, alla luce di questa convinzione, mi sono addentrato più a fondo. E’ stato il video (ora sul canale ufficiale di Apple su YouTube… finalmente!), messo on line poco dopo il keynote, che ne mostrava l’uso che ha iniziato ad aprirmi la mente. Quella gestualità, sulle ginocchia, le mani che si muovevano con leggerezza, aprendo menù e applicazioni, e dove tutto si accentrava sul multitouch (la possibilità di gestire azioni con più dita sullo schermo… a volte le parole vengono prese con leggerezza e senza capire: tutti gli schermi possono essere “touch”, quindi usabili con un dito, ma solo la tecnologia Apple consente il “multitouch”, se non lo avete ancora provato non potete capire… usatelo con l’iPhone, ma anche con i portatili di ultima generazione o con il Magic Mouse, e da quel momento l’interazione con i computer sarà tutta un’altra cosa). Ho capito una serie di cose, nei giorni successivi, e vorrei condividerli con voi. Vado veloce, se no qui ci scriviamo un libro…

1) iPad apre un orizzonte importante (fondamentale) per l’uso dell’informatica nelle scuole. Premesso che in Italia siamo alla preistoria, possiamo considerare che i problemi nell’uso dei computer nelle scuole sono diversi, e spesso più banali di quelli che immaginiamo. Ok, manca il Wifi per tutti nelle scuole, ma potrebbe essere fatta una legge che imponga a tutte le scuole di avere una connessione obbligatoria. Ci vogliono soldi (ma si possono trovare, magari con l’aiuto e la sponsorizzazione tecnica privata… Telecom, invece che pagare Belem per un anno potresti investire in strutture nelle scuole e avere gratis dalle reti televisive spot che presentano il progetto… sarebbe facile, no?). I problemi nelle scuole sono, per esempio, che i banchi non hanno prese elettriche, e questo oggetto ha una autonomia di 10 ore…(i netbook, che sono poco potenti e abbastanza inutili, non riescono ad avere pari prestazioni di durata). Ci sono altri vantaggi convergenti: un decreto legge che indica nel 2012 una scadenza che impone a tutti gli editori del settore della scolastica di proporre anche versioni digitali dei libri di testo. Se questo decreto legge fosse ottimizzato, adeguando l’aliquota IVA anche alle pubblicazioni scolastiche digitali (al momento: libro 4%, lo stesso libro in versione digitale 20%!), il risparmio dei costi da parte delle famiglie potrebbe far ammortizzare più facilmente il costo di iPad, magari potrebbero esserci anche degli incentivi… Ovvio che non si può agevolare solo un produttore, le leggi vanno fatte a vantaggio non unilaterale, ma il senso è che Apple ha aperto una strada, in assenza di altre proposte… si potrebbe comunque iniziare ad usare quello che c’è, e spingere per esempio verso il formato ePub, ideale per la pubblicazione di libri e standard aperto e libero (quindi, chi non vorrà un iPad potrà leggere i documenti con qualsiasi computer o altro device).

2) Sistema di presentazione lavori e immagini. iPad, rispetto ad un iPhone (o altro smartphone o similare) presenta uno schermo “grande” e funzionalità gestuali molto evolute. Ma mi soffermo sulla dimensione dello schermo: il fatto che sia grande non solo apre l’opportunità di enfatizzare al massimo immagini, video e comunicazione visuale, ma ne rende naturale la condivisione. Uno schermo piccolo, un oggetto tascabile è qualcosa di “intimo“, solo “per i nostri occhi“. Un monitor da circa 10 pollici è naturalmente visibile e fruibile da più persone, e quindi ideale per delle presentazioni, con una naturalezza superiore anche a quella di un computer. Guardate nello stesso video segnalato cosa è possibile fare nella presentazione delle foto, e poi ditemi se non sarebbe splendido per mostrare il proprio portfolio ad un cliente? Fossi in voi, lo prenoterei anche solo per questo…

3) Il sistema operativo, simile ad iPhone, amplia ancora di più le possibilità e le metafore di navigazione tra i documenti. Quanti sono gli utenti che, poco esperti di computer, trovano poco logica, complessa, ostica la metafora delle cartelle, dei documenti, eccetera? Non penso solo agli anziani, ma anche alle categorie che per vari motivi non si sono avvicinati ai computer, finora. Il digital divide non è solo quello del terzo mondo, credo che ci sia almeno il 30% delle persone dei paese “più industrializzati” che non usa – o lo fa senza nessuna fluidità – un computer. Qualcuno ha polemizzato dicendo che iPad va bene solo per le massaie per seguire le ricette in cucina… fosse anche solo questo, sarebbe un successo.

4) Editoria: E’ stato definito la rivoluzione digitale per l’editoria. Per i libri lo sarà, senza dubbio: pensate che la “cosa più innovativa” che c’era prima del 27 gennaio era Kindle di Amazon, che ad un costo simile offre solo la lettura, a toni di grigio, dei libri. No video, no internet, no mail, no games… Per le riviste, quello che si è visto è qualcosa di povero (magari entusiasma qualcuno, ma noi che ci stiamo lavorando da anni sulle evoluzioni digitali delle riviste, sappiamo che sono proprio piccole cose, al momento): il tanto mostrato New York Times non è altro che la versione iPad di qualcosa che esiste già, ed è molto più evoluta: si tratta della versione in Adobe AIR del NYT, disponibile da questo link, che funziona su ogni tipo di computer e che prevede – per andare oltre alla home page, il pagamento di un abbonamento (ma da poco, anche l’app del Corriere su iPhone costa soldi… un ottimo motivo per disinstallarla!). Il vantaggio della versione AIR è che permette di salvare fino a 7 giorni di giornale e, specialmente, di poter funzionare anche offline: una volta che si sono scaricati i dati, magari dalla rete di casa e dell’ufficio, si può leggere anche senza connessione. Un bel vantaggio, no? Sta agli editori, ora, sviluppare nuovi prodotti, e ne siamo contenti… perché questo è il sogno che abbiamo da troppo tempo nel cassetto (Editori: volete farlo? Parliamone!). In questo Apple non ha fatto il passo che avevamo ipotizzato, ovvero di creare un flusso per la creazione delle riviste, da pubblicare poi su App Store (tra l’altro, è stato presentato il BookStore, ma non il MagazineStore…). Per creare prodotti originali, è necessario studiare un workflow adeguato, per trasformare progetti cartacei e statici in prodotti (se vogliamo, possiamo chiamarle APPS… ) multimediali fruibili con iPad (e magari non solo… da ricordarsi che anche se ci saranno probabilmente milioni di iPad in pochi mesi, ci sono, già oggi, miliardi di computer… Per questo, servono mosse serie e mature da parte di Adobe (per parlare di quella più avanzata) che ha già esortato gli sviluppatori a lavorare su iPad, passando dalla programmazione Flash (è possibile farlo con i tools che anticipano CS5). E poi lavorando investendo seriamente in progetti e in promozione in questo nuovo mondo che sarà presto “il mondo”, e non solo una nicchia. Gli editori vogliono progetti globali, che uniscono i vari media e le varie potenzialità di fruizione. E siamo convinti che questo farà aprire nuove fasce di self-publishing che potrebbero rivoluzionare il business, il mondo e la cultura delle riviste.

iPad è una rivoluzione come concetto, non solo come prodotto, di sicuro è un antenato di quello che sarà: se vediamo il primo iPod del 2001 rispetto a quelli attuali ci viene da ridere, ma all’epoca pur nei suoi limiti ha rivoluzionato il mondo della musica. Ad iPad manca il multitasking? La webcam per le videoconferenze? Forse vedremo accessori… Il fatto è che oggi (tra 60 giorni) è tra noi, e per di più ha un prezzo più basso del previsto (partirà da 499 dollari, per la versione 16 Gb e solo Wifi… ma speriamo che sia sufficiente, se verrà consentita la connessione 3G al cellulare via Bluetooth via tethering. altrimenti la soluzione potrebbe essere anche questa). Iniziare a conoscerlo, ad usarlo, a capirlo da subito ci offrirà la possibilità di comprenderne e sfruttarne le potenzialità prima degli altri… prima di quelli che non capiscono e si sollazzano nel pensare di essere così superiori ed intelligenti al punto da poter rimanere indietro, senza capire. Nell’era digitale, chi pensa di avere capito tutto invecchia rapidamente.

Comments (72)
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  • sante castignani
    Gen 31st, 2010
    sante castignani says:

    Grazie per le tue riflessioni, Luca.
    io però continuo ad essere deluso; mi aspettavo qualcosa di più “moderno”; mi aspettavo qualcosa che migliorasse le proposte di Amazone (schermo similcartaceo, per intenderci), che non pesasse 750 gr, che non fosse la solita saponetta che sfugge dalle mani (e credo che questo se cade te ne ricordi a lungo), che fosse meno vulnerabile se ti schiacciano il bagaglio, ecc.

    Non so, mi sembra un concetto vecchio, per una funzione nuova e stuzzicante.
    Resto sintonizzato.

  • sante castignani
    Gen 31st, 2010
    sante castignani says:

    Grazie per le tue riflessioni, Luca.
    io però continuo ad essere deluso; mi aspettavo qualcosa di più “moderno”; mi aspettavo qualcosa che migliorasse le proposte di Amazone (schermo similcartaceo, per intenderci), che non pesasse 750 gr, che non fosse la solita saponetta che sfugge dalle mani (e credo che questo se cade te ne ricordi a lungo), che fosse meno vulnerabile se ti schiacciano il bagaglio, ecc.

    Non so, mi sembra un concetto vecchio, per una funzione nuova e stuzzicante.
    Resto sintonizzato.

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    hai visto la custodia che si piega per posizionarlo su un piano come una tastiera? IPad è la cosa migliore che avremo per i prossimi due anni… non limitiamoci alla fantascienza, questo è presente e offre tantissime potenzialità… ne sono sicuro! comunque… l’iphone mi è caduto decine di volte, e funziona ancora ;-))

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    hai visto la custodia che si piega per posizionarlo su un piano come una tastiera? IPad è la cosa migliore che avremo per i prossimi due anni… non limitiamoci alla fantascienza, questo è presente e offre tantissime potenzialità… ne sono sicuro! comunque… l’iphone mi è caduto decine di volte, e funziona ancora ;-))

  • fabi
    Gen 31st, 2010
    fabi says:

    Ottima analisi, Luca. Ne ho lette di cotte e di crude. Mi sono stufato di discutere di queste cose :) Un po’ come le vecchie guerre di religione: usi peecee? usi mac? usi linux?
    Chi si lamenta si è avvicinata da poco ad Apple, e le critiche sono sempre le solite: costa troppo, non ha la porta USB, non ha questo non ha quello, la batteria e commenti inutili tanto per scrivere menate e sprecare bit inutli.

    La tua analisi è molto vicina al mio pensiero e sono convinto che ci saranno molte opportunità di lavoro ;)

    Un altra ottima analisi è quella di Giorgio che puoi trovare qui: http://www.unitalianosuistock.com/2010/01/ipad-riguarda-anche-noi/

    Fabio.

  • fabi
    Gen 31st, 2010
    fabi says:

    Ottima analisi, Luca. Ne ho lette di cotte e di crude. Mi sono stufato di discutere di queste cose :) Un po’ come le vecchie guerre di religione: usi peecee? usi mac? usi linux?
    Chi si lamenta si è avvicinata da poco ad Apple, e le critiche sono sempre le solite: costa troppo, non ha la porta USB, non ha questo non ha quello, la batteria e commenti inutili tanto per scrivere menate e sprecare bit inutli.

    La tua analisi è molto vicina al mio pensiero e sono convinto che ci saranno molte opportunità di lavoro ;)

    Un altra ottima analisi è quella di Giorgio che puoi trovare qui: http://www.unitalianosuistock.com/2010/01/ipad-riguarda-anche-noi/

    Fabio.

  • fabio
    Gen 31st, 2010
    fabio says:

    Dimenticavo: una delle critiche fatte ad iPad (ma anche iPhone) è che non support Flash.
    Era ora! Il web è nato per essere semantico e Flash è totalmente inutile. Gli sviluppatori Flash, possono cominciare a studiare nuovi linguaggi per non restare indietro ;)

  • fabio
    Gen 31st, 2010
    fabio says:

    Dimenticavo: una delle critiche fatte ad iPad (ma anche iPhone) è che non support Flash.
    Era ora! Il web è nato per essere semantico e Flash è totalmente inutile. Gli sviluppatori Flash, possono cominciare a studiare nuovi linguaggi per non restare indietro ;)

  • sante castignani
    Gen 31st, 2010
    sante castignani says:

    Si, anche quando andiamo a votare ci siamo abituati a prendere il meno peggio, e in questo caso non c’è neppure scelta :-)
    Lo compreremo, e ci inventeremo mille possibili impieghi, utili o divertenti, o entrambi.
    Ciò non toglie però a mio avviso che questa volta la montagna abbia partorito il topolino; non c’è stato quel colpo d’ala che inventa nuove categorie (tipo Ipod/Itunes), o nuove tipologie (come quando nacque il laptop); è un grosso Iphone, lo vedremo troppo spesso sbandierato a mò di status symbol (più modaiolo che di portafoglio, ovviamente), ma alla fine ci faremo grosso modo le stesse cose che puoi già fare con un buon portatile; con la differenza che se un fotografo è fuori per lavoro, probabilmente quest’ultimo ce l’ha già…

  • sante castignani
    Gen 31st, 2010
    sante castignani says:

    Si, anche quando andiamo a votare ci siamo abituati a prendere il meno peggio, e in questo caso non c’è neppure scelta :-)
    Lo compreremo, e ci inventeremo mille possibili impieghi, utili o divertenti, o entrambi.
    Ciò non toglie però a mio avviso che questa volta la montagna abbia partorito il topolino; non c’è stato quel colpo d’ala che inventa nuove categorie (tipo Ipod/Itunes), o nuove tipologie (come quando nacque il laptop); è un grosso Iphone, lo vedremo troppo spesso sbandierato a mò di status symbol (più modaiolo che di portafoglio, ovviamente), ma alla fine ci faremo grosso modo le stesse cose che puoi già fare con un buon portatile; con la differenza che se un fotografo è fuori per lavoro, probabilmente quest’ultimo ce l’ha già…

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Flash è sotto attacco dall’HTML5 per il video, credo non per la programmazione. Una delle strade più interessanti è generare applicazioni iphone/iPad partendo da Flash e passando da AIR. Adobe, però, deve correre e tanto… ce lo auguriamo!

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Flash è sotto attacco dall’HTML5 per il video, credo non per la programmazione. Una delle strade più interessanti è generare applicazioni iphone/iPad partendo da Flash e passando da AIR. Adobe, però, deve correre e tanto… ce lo auguriamo!

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Fidati, Sante…. non sarà così: c’è molto di più sotto. Ne sono convinto… e specialmente sono convinto che comunque il prodotto è meno importante del concetto, che diventa realtà. Ci saranno iPad migliori, ma nessuno si avvicinerà a questo per tanto tempo, per ecosistema, per potenzialità, per ergonomia. Aggiorniamo tutto tra sei mesi, ma non perdiamo il treno!

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Fidati, Sante…. non sarà così: c’è molto di più sotto. Ne sono convinto… e specialmente sono convinto che comunque il prodotto è meno importante del concetto, che diventa realtà. Ci saranno iPad migliori, ma nessuno si avvicinerà a questo per tanto tempo, per ecosistema, per potenzialità, per ergonomia. Aggiorniamo tutto tra sei mesi, ma non perdiamo il treno!

  • Giò
    Gen 31st, 2010
    Giò says:

    Ciao Luca,
    concordo in pieno, avevo espresso le mie idee sul mio blog ieri (http://www.unitalianosuistock.com/2010/01/ipad-riguarda-anche-noi/) e devo dire che siamo praticamente sulla stessa linea di pensiero. Avere “Internet tra le mani” aprirà nuovi orizzonti. Molti dei quali secondo me ancora non possiamo immaginare, specie per la fotografia e i video online.

    Buona domenica
    Giò

  • Giò
    Gen 31st, 2010
    Giò says:

    Ciao Luca,
    concordo in pieno, avevo espresso le mie idee sul mio blog ieri (http://www.unitalianosuistock.com/2010/01/ipad-riguarda-anche-noi/) e devo dire che siamo praticamente sulla stessa linea di pensiero. Avere “Internet tra le mani” aprirà nuovi orizzonti. Molti dei quali secondo me ancora non possiamo immaginare, specie per la fotografia e i video online.

    Buona domenica
    Giò

  • Andrea Scala
    Gen 31st, 2010
    Andrea Scala says:

    Sono perplesso soprattutto per la questione del multitasking che ne limita nel concreto un utilizzo professionale. Come per iphone probabilmente cio’ e’ dovuto alla necessita’ di ottimizzare le risorse del dispositivo. Non credo che per un professionista questo prodotto fara’ la differenza, ma sono piu’ che certo che vendera’ moltissimo perche’ gli acquirenti saranno spinti da motivazioni molto diverse da quelle della reale utilità. Nel segmento di costo previsto per ipad esistono numerose soluzioni netbook e notebook che sono di certo piu’ versatili di questo dispositivo. Inoltre sara’ una mia fase pessimistica, ma pensare che il cambio favorevole col dollaro verra’ invertito con subdole tasse che solo noi italiani dobbiamo subire mi fa passare la voglia di valutare un oggetto del genere anche solo per amore dell’innovazione e della tecnologia.
    Mi riferisco non solo all’iva e alle altre tasse consolidate sulle importazioni, ma soprattutto alla recente introduzione di un contributo siae su ogni tipo di dispositivo che incorpora una memoria. Ci sarebbe da chiederci perche’ vengano ideate e messe in opera leggi del genere.

    Per chi e’ curioso riporto il link al testo approvato dalministero dei beni culturali.
    http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1263481888506_d1.pdf

  • Andrea Scala
    Gen 31st, 2010
    Andrea Scala says:

    Sono perplesso soprattutto per la questione del multitasking che ne limita nel concreto un utilizzo professionale. Come per iphone probabilmente cio’ e’ dovuto alla necessita’ di ottimizzare le risorse del dispositivo. Non credo che per un professionista questo prodotto fara’ la differenza, ma sono piu’ che certo che vendera’ moltissimo perche’ gli acquirenti saranno spinti da motivazioni molto diverse da quelle della reale utilità. Nel segmento di costo previsto per ipad esistono numerose soluzioni netbook e notebook che sono di certo piu’ versatili di questo dispositivo. Inoltre sara’ una mia fase pessimistica, ma pensare che il cambio favorevole col dollaro verra’ invertito con subdole tasse che solo noi italiani dobbiamo subire mi fa passare la voglia di valutare un oggetto del genere anche solo per amore dell’innovazione e della tecnologia.
    Mi riferisco non solo all’iva e alle altre tasse consolidate sulle importazioni, ma soprattutto alla recente introduzione di un contributo siae su ogni tipo di dispositivo che incorpora una memoria. Ci sarebbe da chiederci perche’ vengano ideate e messe in opera leggi del genere.

    Per chi e’ curioso riporto il link al testo approvato dalministero dei beni culturali.
    http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1263481888506_d1.pdf

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Già la legge sul “diritto di copia”… una delle cose che mi fa pensare a quanto sia irritante vivere qui. Ho preso un libro di Lessig, finalmente in italiano (Remix) che dice: “Anche le brave persone diventano pirati in un mondo in cui le regole appaiono assurde”. La domanda è: questi soldi che vengono versati alla SIAE, come vengono usati? La cosa sulla quale ti faccio meditare è che non credo che abbia senso confrontare i netbook con questo iPad. Anche solo in termini di potenza. Visto da fuori, forse sembrano simili, ma i netbook sono poco più di un’agendina, ho provato ad usarli e sono una tristezza. Davvero, non facciamo confronti prima di usare… anche l’iPhone assomiglia ad un Blackberry o a un Nokia, ma poi usandolo si capisce la differenza. E’ un po’…. come i fotografi: tutti fanno click, ma non per questo tutti fanno foto uguali. Sono le sfumature che fanno le differenze!

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Già la legge sul “diritto di copia”… una delle cose che mi fa pensare a quanto sia irritante vivere qui. Ho preso un libro di Lessig, finalmente in italiano (Remix) che dice: “Anche le brave persone diventano pirati in un mondo in cui le regole appaiono assurde”. La domanda è: questi soldi che vengono versati alla SIAE, come vengono usati? La cosa sulla quale ti faccio meditare è che non credo che abbia senso confrontare i netbook con questo iPad. Anche solo in termini di potenza. Visto da fuori, forse sembrano simili, ma i netbook sono poco più di un’agendina, ho provato ad usarli e sono una tristezza. Davvero, non facciamo confronti prima di usare… anche l’iPhone assomiglia ad un Blackberry o a un Nokia, ma poi usandolo si capisce la differenza. E’ un po’…. come i fotografi: tutti fanno click, ma non per questo tutti fanno foto uguali. Sono le sfumature che fanno le differenze!

  • Beppe Raso
    Gen 31st, 2010
    Beppe Raso says:

    Allora. Grazie Luca, come vedi la provocazione accende. E’ utile o no?
    Direi che questa tecnologia ha sotto ancora più prepotente il concetto
    di condivisione. Adesso è presto, ma è questione di tempo.
    Il successo di tutti gli accrocchi digitali si è basato esclusivamente sul concetto
    di condividere, testi, foto amici parenti voci e filmati. Condividere.
    Questo oggettone per ora sembra solo fare in grande quello che iphone fa in piccolo
    ma è qui la svolta. aspettiamo a capire cosa comincerà a muoversi nel mondo dell’editoria
    on line per esempio. Chi meglio di Luca ci può dire che le riviste vivono di pubblicità e/o di click
    correlati. Bene avete idea quanto esponenziale diventa la possibilità di connettersi per tutte le persone
    anche quelle restie alla tecnologia e al computer? Touch e vedo, ergo capisco e di conseguenza condivido e quindi partecipo. E’ qui che dobbiamo focalizzare l’attenzione. E’ poi vero che la maggior parte dei numeri vien fatta dallo status symbol, ma sta a noi non circondarci di oggetti inutili.
    Io non ho mai avuto iphone, semplicemente costa troppo per quello che fa. Alcune sue funzioni sono sempre con me dentro il power book.Con IPad comincia a colmarsi il divario e non è solo una questione di dimensione, ma di utilizzo.

  • Beppe Raso
    Gen 31st, 2010
    Beppe Raso says:

    Allora. Grazie Luca, come vedi la provocazione accende. E’ utile o no?
    Direi che questa tecnologia ha sotto ancora più prepotente il concetto
    di condivisione. Adesso è presto, ma è questione di tempo.
    Il successo di tutti gli accrocchi digitali si è basato esclusivamente sul concetto
    di condividere, testi, foto amici parenti voci e filmati. Condividere.
    Questo oggettone per ora sembra solo fare in grande quello che iphone fa in piccolo
    ma è qui la svolta. aspettiamo a capire cosa comincerà a muoversi nel mondo dell’editoria
    on line per esempio. Chi meglio di Luca ci può dire che le riviste vivono di pubblicità e/o di click
    correlati. Bene avete idea quanto esponenziale diventa la possibilità di connettersi per tutte le persone
    anche quelle restie alla tecnologia e al computer? Touch e vedo, ergo capisco e di conseguenza condivido e quindi partecipo. E’ qui che dobbiamo focalizzare l’attenzione. E’ poi vero che la maggior parte dei numeri vien fatta dallo status symbol, ma sta a noi non circondarci di oggetti inutili.
    Io non ho mai avuto iphone, semplicemente costa troppo per quello che fa. Alcune sue funzioni sono sempre con me dentro il power book.Con IPad comincia a colmarsi il divario e non è solo una questione di dimensione, ma di utilizzo.

  • Paolo Nobile
    Gen 31st, 2010
    Paolo Nobile says:

    Ottima lettura.
    Hai ragione per la presentazione lavori e immagini ma se credi nella lungimiranza dei nostri editori, ho paura che rimarrai deluso. Se non lo hai fatto, ti invito al leggere il rapporto FIEG (http://www.fieg.it/upload/studi_allegati/LaStampaInItalia2006-2008.pdf) pubblicato meno di dodici mesi fa (non dodici anni fa). Sono sufficienti le tre pagine di conclusione del rapporto per rimanere a bocca aperta.

    Qui un estratto dove non troverai la parola “internet”, tantomeno “on-line”.

    “Bisogna agire con decisione per riattivare il credito agevolato e per trasmettere impulsi accelerativi al meccanismo produttivo; bisogna ripristinare il credito d’imposta sulla carta e sugli investimenti per stimolare innovazioni di processo e di prodotto; è necessario intervenire per migliorare l’efficienza del sistema distributivo; detassare gli utili delle imprese reinvestiti nelle attività aziendali; limitare il carico fiscale sulle aziende “labour intensive” quali sono quelle editoriali; tutelare il valore dei contenuti editoriali attraverso la revisione della normativa sul diritto d’autore; stimolare la crescita della domanda di prodotti editoriali attraverso la promozione della lettura nelle scuole e nelle famiglie“.

    … Credito d’imposta sulla carta, migliorare l’efficienza del sistema distributivo … . Carta, sistema distributivo! Nell’era già iniziata di internet si parla di carta e di come distribuire un prodotto in quella forma, non in crisi ma agonizzante.

  • Paolo Nobile
    Gen 31st, 2010
    Paolo Nobile says:

    Ottima lettura.
    Hai ragione per la presentazione lavori e immagini ma se credi nella lungimiranza dei nostri editori, ho paura che rimarrai deluso. Se non lo hai fatto, ti invito al leggere il rapporto FIEG (http://www.fieg.it/upload/studi_allegati/LaStampaInItalia2006-2008.pdf) pubblicato meno di dodici mesi fa (non dodici anni fa). Sono sufficienti le tre pagine di conclusione del rapporto per rimanere a bocca aperta.

    Qui un estratto dove non troverai la parola “internet”, tantomeno “on-line”.

    “Bisogna agire con decisione per riattivare il credito agevolato e per trasmettere impulsi accelerativi al meccanismo produttivo; bisogna ripristinare il credito d’imposta sulla carta e sugli investimenti per stimolare innovazioni di processo e di prodotto; è necessario intervenire per migliorare l’efficienza del sistema distributivo; detassare gli utili delle imprese reinvestiti nelle attività aziendali; limitare il carico fiscale sulle aziende “labour intensive” quali sono quelle editoriali; tutelare il valore dei contenuti editoriali attraverso la revisione della normativa sul diritto d’autore; stimolare la crescita della domanda di prodotti editoriali attraverso la promozione della lettura nelle scuole e nelle famiglie“.

    … Credito d’imposta sulla carta, migliorare l’efficienza del sistema distributivo … . Carta, sistema distributivo! Nell’era già iniziata di internet si parla di carta e di come distribuire un prodotto in quella forma, non in crisi ma agonizzante.

  • Paolo Nobile
    Gen 31st, 2010
    Paolo Nobile says:

    Aggiungo: altrochè parlare di iPad !!

  • Paolo Nobile
    Gen 31st, 2010
    Paolo Nobile says:

    Aggiungo: altrochè parlare di iPad !!

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Paolo, non dirlo a me. Che da due anni parlo con i principali editori italiani, e vedo i loro occhi sgranati, e non ci sono azioni. Tutti dicono che quello che spieghiamo è meraviglioso, che questa si che è una strada… (anche senza iPad), ma poi nessuno si muove: problemi aziendali, sindacali, mancanza di visione. Forse, se togliessero tutte le agevolazioni agli editori (perché devono averle, avevo trovato le cifre che erano folli, lo Stato italiano paga gli editori per consentire loro di fare soldi). Ma quello che cambierà è che le riviste digitali le faranno altri, le faremo noi (noi tutti…). La strada è tracciata e la tecnologia ci viene incontro, se riusciamo a comprenderla.

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Paolo, non dirlo a me. Che da due anni parlo con i principali editori italiani, e vedo i loro occhi sgranati, e non ci sono azioni. Tutti dicono che quello che spieghiamo è meraviglioso, che questa si che è una strada… (anche senza iPad), ma poi nessuno si muove: problemi aziendali, sindacali, mancanza di visione. Forse, se togliessero tutte le agevolazioni agli editori (perché devono averle, avevo trovato le cifre che erano folli, lo Stato italiano paga gli editori per consentire loro di fare soldi). Ma quello che cambierà è che le riviste digitali le faranno altri, le faremo noi (noi tutti…). La strada è tracciata e la tecnologia ci viene incontro, se riusciamo a comprenderla.

  • Barbara
    Gen 31st, 2010
    Barbara says:

    La prima cosa che ho pensato dopo aver visto il viedo è stata: accidenti, potrò lasciare a casa le quintalate di riviste/cataloghi/stampe quando vado in agenzia. Viaggiare leggeri! Che bello. Pagine illimitate, schermo bello grande, colori brillanti…Tutto a favore delle immagini e dello spazio. Le altre qualità verrano scoperte sicuramente a seguire.

  • Barbara
    Gen 31st, 2010
    Barbara says:

    La prima cosa che ho pensato dopo aver visto il viedo è stata: accidenti, potrò lasciare a casa le quintalate di riviste/cataloghi/stampe quando vado in agenzia. Viaggiare leggeri! Che bello. Pagine illimitate, schermo bello grande, colori brillanti…Tutto a favore delle immagini e dello spazio. Le altre qualità verrano scoperte sicuramente a seguire.

  • Andrea Scala
    Gen 31st, 2010
    Andrea Scala says:

    Si, il come verranno utilizzati i soldi di questa legge sul diritto di copia e’ uno dei miei pensieri piu’ neri di questo periodo. Non essendoci il riferimento ad un artista credo che semplicemente resteranno in cassa alla siae.

    Tornando ad Ipad so che non e’ facile fare paragoni diretti tra netbook e ipad, ma su un netbook ben equipaggiato puoi farci girare anche photoshop. Certo non parlo di performance ma di possibiltà. Posseggo sia Iphone che uno smartphone windows mobile di qualche anno fa. Iphone e’ diventato negli ultimi mesi il primo oggetto tecnologico che tocco la mattina e l’ultimo che uso prima di andare a dormire e ha sostituito in tutto il vecchio smartphone, ma c’e’ quella piccola grana del multitasking. Se sto leggendo un ebook oppure se sto navigando non posso tenere contemporaneamente aperto un task di altre applicazioni a meno che non si tratti del modulo telefonico o di quello per ascoltare la musica. Certe scelte andrebbero secondo me demandate all’utente e non rese obbligatorie come ha deciso di fare apple.

    Resto comunque dell’idea che ipad vendera’ tanto per molti motivi slegati dal reale vantaggio di utilizzarlo. C’e’ troppo marketing che droga questo mercato e conta piu’ il fenomeno montato che il reale valore di un device.

    Per il momento la mia valutazione e’ che ipad e’ un iphone con schermo da 9 pollici e non credo di averne bisogno. Poi si vedrà e se lo ricevero’ in regalo come mi è capitato con l’iphone lo utilizzero di certo :)

  • Andrea Scala
    Gen 31st, 2010
    Andrea Scala says:

    Si, il come verranno utilizzati i soldi di questa legge sul diritto di copia e’ uno dei miei pensieri piu’ neri di questo periodo. Non essendoci il riferimento ad un artista credo che semplicemente resteranno in cassa alla siae.

    Tornando ad Ipad so che non e’ facile fare paragoni diretti tra netbook e ipad, ma su un netbook ben equipaggiato puoi farci girare anche photoshop. Certo non parlo di performance ma di possibiltà. Posseggo sia Iphone che uno smartphone windows mobile di qualche anno fa. Iphone e’ diventato negli ultimi mesi il primo oggetto tecnologico che tocco la mattina e l’ultimo che uso prima di andare a dormire e ha sostituito in tutto il vecchio smartphone, ma c’e’ quella piccola grana del multitasking. Se sto leggendo un ebook oppure se sto navigando non posso tenere contemporaneamente aperto un task di altre applicazioni a meno che non si tratti del modulo telefonico o di quello per ascoltare la musica. Certe scelte andrebbero secondo me demandate all’utente e non rese obbligatorie come ha deciso di fare apple.

    Resto comunque dell’idea che ipad vendera’ tanto per molti motivi slegati dal reale vantaggio di utilizzarlo. C’e’ troppo marketing che droga questo mercato e conta piu’ il fenomeno montato che il reale valore di un device.

    Per il momento la mia valutazione e’ che ipad e’ un iphone con schermo da 9 pollici e non credo di averne bisogno. Poi si vedrà e se lo ricevero’ in regalo come mi è capitato con l’iphone lo utilizzero di certo :)

  • giuseppe
    Gen 31st, 2010
    giuseppe says:

    Aspettando il nuovo Ipad con schermo oled e arrotolabile credo ci si possa assolutamente “accontentare” di questa nuova meraviglia, BRAVO STEVE, grazie, sapremo farne buon uso.

  • giuseppe
    Gen 31st, 2010
    giuseppe says:

    Aspettando il nuovo Ipad con schermo oled e arrotolabile credo ci si possa assolutamente “accontentare” di questa nuova meraviglia, BRAVO STEVE, grazie, sapremo farne buon uso.

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Andrea ammettilo: usare Photoshop con un netbook è come andare negli Usa col cammello… certo che si può ma fa male al sedere! Io credo ad un ecosistema software nuovo che possa sfruttare il multitouch , la potenza del processore ipad e l’economicità dell’app store. La strada è questa, con nuove gestures e nuove interfacce. Vorrei lightroom oppure… Aperture ottimizzato su ipad. Questo iPhone non lo può fare per quanto lo amiamo (anche ae lo-mob è ora my best app!)

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Andrea ammettilo: usare Photoshop con un netbook è come andare negli Usa col cammello… certo che si può ma fa male al sedere! Io credo ad un ecosistema software nuovo che possa sfruttare il multitouch , la potenza del processore ipad e l’economicità dell’app store. La strada è questa, con nuove gestures e nuove interfacce. Vorrei lightroom oppure… Aperture ottimizzato su ipad. Questo iPhone non lo può fare per quanto lo amiamo (anche ae lo-mob è ora my best app!)

  • mimmo torrese
    Gen 31st, 2010
    mimmo torrese says:

    Quello che ho chiaro nella mia mente è che il notebook è il notebook, e l’ipad è l’ipad. Non sto ad analizzare caratteristiche possibilità ( che pure ci sono) queste le lascio a Luca che è sicuramente più competente di noi, dico che solo il pubblico decreterà il suo successo o il suo flop. Da spettatore esterno, mi limito a rimarcare le difficoltà del “lettore” di amazon, e la macchina pubblicitaria messa in moto dalla casa di Cupertino che praticamente ha monopolizzato tutti i Tg nazionali pubblici e privati. Sono sempre stato una persona favorevole alle innovazioni ma uno dei fattori che bisognerà tenere in conto è la crisi economica, e bisognerà trovare delle buone ragioni per far spendere una cifra che per molti rappresenta quasi metà stipendio. Apple da sempre persegue la linea del prezzo più alto per tutte i suoi prodotti, un pò come la Bang&Olufsen che produce apparecchiature multimediali dal design ricercato dal prezzo rilevante appannaggio delle upper class mondiali. Domenica scorsa sono stato a un Media Word per un acquisto di emergenza, il megastore era pieno discreto movimento di acquisti nel settore tv, personal computer ed elettrodomestici. Il settore dedicato al lettore amazon e ai prodotti apple erano desolatamente vuoti. Certo questo tipo di pubblico non è quello di riferimento, ma è la spia dello stato di cose. Un’ultima cosa, tu sai come spesso io mi trovi daccordo con le tue tesi, ma sulla tua affermazione: ” Steve, Apple, gli uomini di Cupertino non sono stupidi (anzi!), non hanno dedicato così tanti sforzi ad una bufala”, non mi trovi daccordo. La casa della mela ha rischiato di scomparire sotto un cumulo di debiti che sono stati sanati da una iniezione di nuovo capitale, e poi la storia dei prodotti tecnologici è piena di aggeggi che poi si sono rivelati un vero e proprio flop. E questo più che i manager e gli strateghi del marketing, lo decidono i consumatori.

  • mimmo torrese
    Gen 31st, 2010
    mimmo torrese says:

    Quello che ho chiaro nella mia mente è che il notebook è il notebook, e l’ipad è l’ipad. Non sto ad analizzare caratteristiche possibilità ( che pure ci sono) queste le lascio a Luca che è sicuramente più competente di noi, dico che solo il pubblico decreterà il suo successo o il suo flop. Da spettatore esterno, mi limito a rimarcare le difficoltà del “lettore” di amazon, e la macchina pubblicitaria messa in moto dalla casa di Cupertino che praticamente ha monopolizzato tutti i Tg nazionali pubblici e privati. Sono sempre stato una persona favorevole alle innovazioni ma uno dei fattori che bisognerà tenere in conto è la crisi economica, e bisognerà trovare delle buone ragioni per far spendere una cifra che per molti rappresenta quasi metà stipendio. Apple da sempre persegue la linea del prezzo più alto per tutte i suoi prodotti, un pò come la Bang&Olufsen che produce apparecchiature multimediali dal design ricercato dal prezzo rilevante appannaggio delle upper class mondiali. Domenica scorsa sono stato a un Media Word per un acquisto di emergenza, il megastore era pieno discreto movimento di acquisti nel settore tv, personal computer ed elettrodomestici. Il settore dedicato al lettore amazon e ai prodotti apple erano desolatamente vuoti. Certo questo tipo di pubblico non è quello di riferimento, ma è la spia dello stato di cose. Un’ultima cosa, tu sai come spesso io mi trovi daccordo con le tue tesi, ma sulla tua affermazione: ” Steve, Apple, gli uomini di Cupertino non sono stupidi (anzi!), non hanno dedicato così tanti sforzi ad una bufala”, non mi trovi daccordo. La casa della mela ha rischiato di scomparire sotto un cumulo di debiti che sono stati sanati da una iniezione di nuovo capitale, e poi la storia dei prodotti tecnologici è piena di aggeggi che poi si sono rivelati un vero e proprio flop. E questo più che i manager e gli strateghi del marketing, lo decidono i consumatori.

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Mimmo, ti ricordo che il “passato” di Apple era legato ad un’amministrazione sbagliata, prima del ritorno di Jobs. Dopo il suo ritorno, l’unico “flop” è stato il Cubo (tra l’altro, un computer fantastico, è vero però che era troppo costoso). Il resto è stato un successo incredibile, che ha saputo anticipare i trend, le tendenze e le aspettative latenti del mercato. Ci sono molte aziende e molto marketing stupido, ma difficile da abbinare alla gestione di Apple degli ultimi dieci anni.
    Il lettore di Amazon, sembra, abbia venduto 3 milioni di pezzi, fin troppi per quello che era (era… perché difficile pensare che possa avere grande futuro di massa, ma solo di nicchia) e Amazon sta correndo per aprire il suo store di libri digitali ad iPad (già se ne parla, ricordati che Kindle per iPhone esiste già e funziona).
    Immagino che parlavi di ebook reader, non certo di Kindle all’interno dei negozi Mediaword, visto che si vende solo online… Il fatto che i prodotti Apple possano essere poco seguiti all’interno di Mediaword è colpa di Mediaword: troppe volte mi sono messo io, semplice passante, a correggere informazioni sbagliate date da commessi svogliati e incompetenti. Non è un caso che le vendite negli AppleStore crescano nel mondo e stiano rappresentando un business crescente per Apple. Servono persone in grado di spiegare, filosofie da trasferire… L’altra sera ero a cena con amici, e ho spiegato in 3 minuti perché un Mac era una scelta giusta per una signora di mezza età convinta che si trattava solo di “snobbismo” tecnologico.
    Ipad è iPad, ma di sicuro eroderà una parte del mercato degli (insulsi) netbook e forse anche di alcuni notebook (che sono un’altra cosa… ma bisogna capire ciascuno di cosa ha davvero bisogno: troppa confusione nella maggior parte degli utenti). E creerà una nuova categoria di prodotti, anche della concorrenza, che però dovrà correre tanto… oggi tutti fanno lettori di Mp3, ma l’unico motivo per comprarli al posto di un iPod è per spendere meno. Non certo perché fanno di più o meglio. O sbaglio?

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Mimmo, ti ricordo che il “passato” di Apple era legato ad un’amministrazione sbagliata, prima del ritorno di Jobs. Dopo il suo ritorno, l’unico “flop” è stato il Cubo (tra l’altro, un computer fantastico, è vero però che era troppo costoso). Il resto è stato un successo incredibile, che ha saputo anticipare i trend, le tendenze e le aspettative latenti del mercato. Ci sono molte aziende e molto marketing stupido, ma difficile da abbinare alla gestione di Apple degli ultimi dieci anni.
    Il lettore di Amazon, sembra, abbia venduto 3 milioni di pezzi, fin troppi per quello che era (era… perché difficile pensare che possa avere grande futuro di massa, ma solo di nicchia) e Amazon sta correndo per aprire il suo store di libri digitali ad iPad (già se ne parla, ricordati che Kindle per iPhone esiste già e funziona).
    Immagino che parlavi di ebook reader, non certo di Kindle all’interno dei negozi Mediaword, visto che si vende solo online… Il fatto che i prodotti Apple possano essere poco seguiti all’interno di Mediaword è colpa di Mediaword: troppe volte mi sono messo io, semplice passante, a correggere informazioni sbagliate date da commessi svogliati e incompetenti. Non è un caso che le vendite negli AppleStore crescano nel mondo e stiano rappresentando un business crescente per Apple. Servono persone in grado di spiegare, filosofie da trasferire… L’altra sera ero a cena con amici, e ho spiegato in 3 minuti perché un Mac era una scelta giusta per una signora di mezza età convinta che si trattava solo di “snobbismo” tecnologico.
    Ipad è iPad, ma di sicuro eroderà una parte del mercato degli (insulsi) netbook e forse anche di alcuni notebook (che sono un’altra cosa… ma bisogna capire ciascuno di cosa ha davvero bisogno: troppa confusione nella maggior parte degli utenti). E creerà una nuova categoria di prodotti, anche della concorrenza, che però dovrà correre tanto… oggi tutti fanno lettori di Mp3, ma l’unico motivo per comprarli al posto di un iPod è per spendere meno. Non certo perché fanno di più o meglio. O sbaglio?

  • Bruko
    Gen 31st, 2010
    Bruko says:

    concordo in tutto e per tutto, dall’iniziale *uhm* al progressivo rendermi conto delle potenzialità di qualcosa che ha sviluppi interessantissimi.
    E sono d’accordo con questo articolo: http://www.macworld.com/article/146038/2010/01/ipad_future_shock.html

    il “lavoro” non e’ installare driver, fare slide, aggiornare il software, ma insegnare, fare foto, vendere case, o qualsiasi altra cosa la gente decida di fare. L’iPad sembra davvero il primo passo verso un computer che non e’ piu’ lo spauracchio di chi non lo sa usare e deve spendere tempo a imparare una cosa che non gli interessa o soldi per avere il supporto di “chi ne sa” anche solo per installare un sistema operativo.
    L’ho visto con l’iphone: gente che non riesce a mandare un sms senza farsi venire le convulsioni che impara a scaricare applicazioni e a usarle senza nemmeno rendersi conto di quello che sta facendo.

  • Bruko
    Gen 31st, 2010
    Bruko says:

    concordo in tutto e per tutto, dall’iniziale *uhm* al progressivo rendermi conto delle potenzialità di qualcosa che ha sviluppi interessantissimi.
    E sono d’accordo con questo articolo: http://www.macworld.com/article/146038/2010/01/ipad_future_shock.html

    il “lavoro” non e’ installare driver, fare slide, aggiornare il software, ma insegnare, fare foto, vendere case, o qualsiasi altra cosa la gente decida di fare. L’iPad sembra davvero il primo passo verso un computer che non e’ piu’ lo spauracchio di chi non lo sa usare e deve spendere tempo a imparare una cosa che non gli interessa o soldi per avere il supporto di “chi ne sa” anche solo per installare un sistema operativo.
    L’ho visto con l’iphone: gente che non riesce a mandare un sms senza farsi venire le convulsioni che impara a scaricare applicazioni e a usarle senza nemmeno rendersi conto di quello che sta facendo.

  • Andrea Scala
    Gen 31st, 2010
    Andrea Scala says:

    Gianluca il mio esempio di photoshop era solo una provocazione, mentre invece con stanza su un netbook puoi tranquillamente leggere qualsiasi ebook senza scomodare ipad.

    Anche a me piacerebbe sapere che lightroom o aperture saranno ottimizzati per ipad, ma mi sembra una ipotesi poco plausibile sia per la potenza di calcolo che per il fatto che questi dispositivi non sono interfacciabili con harddisk esterni e la loro memoria non e’ espandibile dall’utente.

    Sinceramente trovo gia’ molto scomodo dover caricare delle fotografie su iphone utilizzando itunes mentre sarebbe davvero bello caricare le gallerie utilizzando questi dispositivi come memorie di massa.

    Io sono per la libertà di utilizzo di ogni dispositivo che la gente acquista e mal tollero quando si aggiungono tasse alle memorie o quando si nega il multitask, quando si impedisce di inserire una memory card in un dispositivo o di utilizzare completamente una connessione bluethoot. Con questo non voglio dire che non sono soddisfatto del mio iphone, ma mi piace pensare che potevano avere una politica piu’ liberale soprattutto quando ipad non e’ un telefono ma e’ quasi un notebook.

    Vorrei inoltre aggiungere che apprezzo molto la tua trattazione dell’articolo di oggi e che è sempre un piacere confrontarmi con te :)

  • Andrea Scala
    Gen 31st, 2010
    Andrea Scala says:

    Gianluca il mio esempio di photoshop era solo una provocazione, mentre invece con stanza su un netbook puoi tranquillamente leggere qualsiasi ebook senza scomodare ipad.

    Anche a me piacerebbe sapere che lightroom o aperture saranno ottimizzati per ipad, ma mi sembra una ipotesi poco plausibile sia per la potenza di calcolo che per il fatto che questi dispositivi non sono interfacciabili con harddisk esterni e la loro memoria non e’ espandibile dall’utente.

    Sinceramente trovo gia’ molto scomodo dover caricare delle fotografie su iphone utilizzando itunes mentre sarebbe davvero bello caricare le gallerie utilizzando questi dispositivi come memorie di massa.

    Io sono per la libertà di utilizzo di ogni dispositivo che la gente acquista e mal tollero quando si aggiungono tasse alle memorie o quando si nega il multitask, quando si impedisce di inserire una memory card in un dispositivo o di utilizzare completamente una connessione bluethoot. Con questo non voglio dire che non sono soddisfatto del mio iphone, ma mi piace pensare che potevano avere una politica piu’ liberale soprattutto quando ipad non e’ un telefono ma e’ quasi un notebook.

    Vorrei inoltre aggiungere che apprezzo molto la tua trattazione dell’articolo di oggi e che è sempre un piacere confrontarmi con te :)

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Sara: grazie per il tuo intervento ;-)
    Andrea: Apple ha il suo approccio, ha dei limiti e dei vantaggi, trovo che ne abbia di più dei limiti.
    Le memorie… vedi: io per filosofia guardo oltre, e dico che le memorie sono “cloud”, non fisiche. Ma so che non è sempre facile. Lo stesso vale per i software: sono sicuro che arriveranno cose fantastiche, proprio grazie all’interfaccia multitouch… vedremo!
    Anche io apprezzo il confronto… basta che non mi chiami Gianluca ;-) (di Gianluca ce ne è uno solo in questo settore, si chiama Catzeddu e ne sa molto più di me di Photoshop e di Lightroom ehehee…).

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Sara: grazie per il tuo intervento ;-)
    Andrea: Apple ha il suo approccio, ha dei limiti e dei vantaggi, trovo che ne abbia di più dei limiti.
    Le memorie… vedi: io per filosofia guardo oltre, e dico che le memorie sono “cloud”, non fisiche. Ma so che non è sempre facile. Lo stesso vale per i software: sono sicuro che arriveranno cose fantastiche, proprio grazie all’interfaccia multitouch… vedremo!
    Anche io apprezzo il confronto… basta che non mi chiami Gianluca ;-) (di Gianluca ce ne è uno solo in questo settore, si chiama Catzeddu e ne sa molto più di me di Photoshop e di Lightroom ehehee…).

  • Andrea Scala
    Gen 31st, 2010
    Andrea Scala says:

    ahahaha certo, la prossima volta ti chiamero’ Luca! :)

    Tu lo chiami approccio a me sembra una furba speculazione che qualche volta non è proprio rispettosa delle esigenze degli utenti. Mi dispiace che spesso grandi aziende dimentichino che sono proprio gli utenti che pagano i loro conti. Ma non voglio tediarti oltre, vedremo cosa succederà e magari avremo tutti delle sorprese inaspettate!

  • Andrea Scala
    Gen 31st, 2010
    Andrea Scala says:

    ahahaha certo, la prossima volta ti chiamero’ Luca! :)

    Tu lo chiami approccio a me sembra una furba speculazione che qualche volta non è proprio rispettosa delle esigenze degli utenti. Mi dispiace che spesso grandi aziende dimentichino che sono proprio gli utenti che pagano i loro conti. Ma non voglio tediarti oltre, vedremo cosa succederà e magari avremo tutti delle sorprese inaspettate!

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Andrea, trovo che sia una speculazione abbastanza sterile parlare di “rispetto per gli utenti”, e di “chi paga i conti”. Nessuno ci obbliga a comprare, io compro le cose di cui sono convinto, e che reputo che possano darmi dei vantaggi. Apple ha una filosofia che a me ha dato moltissimo, sviluppa la tecnologia esattamente come la interpreto io. Tanti altri non hanno un approccio analogo verso la tecnologia di questo tipo: non sono, evidentemente degli utenti Apple, nel bene o nel male. I prodotti Apple possono avere dei limiti (apertura, standardizzazione, costo, chiusura), ma al tempo stesso forse sono così eccellenti anche per questo. Io so solo che non conosco (per me) alcun computer migliore del mio Macbook e nessun telefono migliore dell’iPhone, e nessun lettore di Mp3 migliore dell’iPod. Credo che non ci sarà nessun migliore “tablet” dell’iPad… ma per me, ripeto, non certo voglio dire che sia così, in assoluto. Ribadisco che nessuno ci paga o ci obbliga a comprare prodotti che non reputiamo adatti a noi.

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Andrea, trovo che sia una speculazione abbastanza sterile parlare di “rispetto per gli utenti”, e di “chi paga i conti”. Nessuno ci obbliga a comprare, io compro le cose di cui sono convinto, e che reputo che possano darmi dei vantaggi. Apple ha una filosofia che a me ha dato moltissimo, sviluppa la tecnologia esattamente come la interpreto io. Tanti altri non hanno un approccio analogo verso la tecnologia di questo tipo: non sono, evidentemente degli utenti Apple, nel bene o nel male. I prodotti Apple possono avere dei limiti (apertura, standardizzazione, costo, chiusura), ma al tempo stesso forse sono così eccellenti anche per questo. Io so solo che non conosco (per me) alcun computer migliore del mio Macbook e nessun telefono migliore dell’iPhone, e nessun lettore di Mp3 migliore dell’iPod. Credo che non ci sarà nessun migliore “tablet” dell’iPad… ma per me, ripeto, non certo voglio dire che sia così, in assoluto. Ribadisco che nessuno ci paga o ci obbliga a comprare prodotti che non reputiamo adatti a noi.

  • max
    Gen 31st, 2010
    max says:

    Mah, io che ho un kindle a un ipod touch, ti dico che siamo anni luce avanti col kindle, almeno per quanto riguarda la lettura. Non credo ruberà fette di mercato al kindle che secondo me nasce per essere di nicchia.
    Un avido lettore credo preferisca l’ebook reader di amazon o la carta stampata agli occhi pallati che ti fa venireuno scermo retroilluminato.
    Per vedere i pornelli chiaramente l’ipad è tutta un’altra storia!
    ciao,
    max

  • max
    Gen 31st, 2010
    max says:

    Mah, io che ho un kindle a un ipod touch, ti dico che siamo anni luce avanti col kindle, almeno per quanto riguarda la lettura. Non credo ruberà fette di mercato al kindle che secondo me nasce per essere di nicchia.
    Un avido lettore credo preferisca l’ebook reader di amazon o la carta stampata agli occhi pallati che ti fa venireuno scermo retroilluminato.
    Per vedere i pornelli chiaramente l’ipad è tutta un’altra storia!
    ciao,
    max

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Max, questo argomento è molto importante… la lettura di un libro (e non di una pagina web o una rivista) è un’esperienza molto diversa, e sicuramente richiede un’ottimizzazione. Non so se su iPad, magari abbassando la luminosità, possa avvicinare la resa del Kindle. Lo vedremo, ma ti ringrazio per il tuo commento, utile per completare il discorso ;-)

  • Andrea Scala
    Gen 31st, 2010
    Andrea Scala says:

    Luca certo hai ragione, forse la cosa che mi mette nel punto di vista sbagliato è che ho avuto la fortuna/sfortuna di ricevere in dono un iphone. Non lo avrei mai comprato perche’ non condivido alcuni aspetti della politica di apple ma come appassionato di tecnologie lo utilizzo moltissimo e mi dispiace che poteva essere molto piu’ di cio’ che è. Non trovo pero’ che sia il telefono migliore del mondo. Se ti serve solo un telefono cellulare non ne vale la pena. Secondo me ha senso solo per utenti evoluti che vogliono fare molte cose diverse con un dispositivo ultra-portatile. Dicevo prima che lo utilizzo in 1000 modi diversi ma rimpiango quei 2 o 3 che non mi sono consentiti! Scusami e scusatemi per lo sfogo! Chissà se sono l’unico a vederla in questo modo! Magari provero’ a regalare anche io iphone ad altre persone per vedere cosa succede! :D

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Max, questo argomento è molto importante… la lettura di un libro (e non di una pagina web o una rivista) è un’esperienza molto diversa, e sicuramente richiede un’ottimizzazione. Non so se su iPad, magari abbassando la luminosità, possa avvicinare la resa del Kindle. Lo vedremo, ma ti ringrazio per il tuo commento, utile per completare il discorso ;-)

  • Andrea Scala
    Gen 31st, 2010
    Andrea Scala says:

    Luca certo hai ragione, forse la cosa che mi mette nel punto di vista sbagliato è che ho avuto la fortuna/sfortuna di ricevere in dono un iphone. Non lo avrei mai comprato perche’ non condivido alcuni aspetti della politica di apple ma come appassionato di tecnologie lo utilizzo moltissimo e mi dispiace che poteva essere molto piu’ di cio’ che è. Non trovo pero’ che sia il telefono migliore del mondo. Se ti serve solo un telefono cellulare non ne vale la pena. Secondo me ha senso solo per utenti evoluti che vogliono fare molte cose diverse con un dispositivo ultra-portatile. Dicevo prima che lo utilizzo in 1000 modi diversi ma rimpiango quei 2 o 3 che non mi sono consentiti! Scusami e scusatemi per lo sfogo! Chissà se sono l’unico a vederla in questo modo! Magari provero’ a regalare anche io iphone ad altre persone per vedere cosa succede! :D

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Ok, ora però chiudiamo il discorso, se no diventa davvero pesante. Se uno ha bisogno solo di un telefono cellulare che faccia solo il telefono cellulare… non compra un iPhone, non compra uno smartphone: compra un Nokia da 30 euro (che va benissimo). Vendi il tuo iPhone su eBay e saremo tutti felici.;-) Buona domenica.

  • Luca Pianigiani
    Gen 31st, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Ok, ora però chiudiamo il discorso, se no diventa davvero pesante. Se uno ha bisogno solo di un telefono cellulare che faccia solo il telefono cellulare… non compra un iPhone, non compra uno smartphone: compra un Nokia da 30 euro (che va benissimo). Vendi il tuo iPhone su eBay e saremo tutti felici.;-) Buona domenica.

  • Andrea Scala
    Gen 31st, 2010
    Andrea Scala says:

    mi dispiace se non sono stato capace di trasmettere il mio punto di vista in modo meno melodrammatico ma non c’è davvero nulla da vendere su ebay, parlavo solo della mia personale esperienza con iphone. Ad ogni modo va bene chiudiamola qui perche’ ora questo scambio non puo’ essere piu’ di utilita’ per nessuno.

  • Andrea Scala
    Feb 1st, 2010
    Andrea Scala says:

    mi dispiace se non sono stato capace di trasmettere il mio punto di vista in modo meno melodrammatico ma non c’è davvero nulla da vendere su ebay, parlavo solo della mia personale esperienza con iphone. Ad ogni modo va bene chiudiamola qui perche’ ora questo scambio non puo’ essere piu’ di utilita’ per nessuno.

  • Claudio Vignola
    Feb 1st, 2010
    Claudio Vignola says:

    … o meglio ancora regalalo e vediamo di nascosto l’effetto che fa!

    :o)

  • Claudio Vignola
    Feb 1st, 2010
    Claudio Vignola says:

    … o meglio ancora regalalo e vediamo di nascosto l’effetto che fa!

    :o)

  • Massimiliano
    Feb 1st, 2010
    Massimiliano says:

    Ciao Luca, bel articolo. Per capire un prodotto veramente innovativo come iPad bisogna cercare di capire la filosofia che ne ha guidato la creazione, ma i commenti dei soloni contro l’ iTampon sembravano spesso animate esclusivamente dalla solita preconcetta ostilità verso Apple (sono un utente di entrambi e mondi e non solo della mela, sia ben chiaro…). Scrivo perchè ho visto che in fondo al sunday jumper segnali una specie di routerino wifi. Forse lo conosci già, ma esiste un software http://www.joikushop.com che per poco prezzo (7 euro) consente di condividere la connessione 3G del proprio telefono via wifi. Funziona molto bene, penso possa essere interessante. Ciao

  • Massimiliano
    Feb 1st, 2010
    Massimiliano says:

    Ciao Luca, bel articolo. Per capire un prodotto veramente innovativo come iPad bisogna cercare di capire la filosofia che ne ha guidato la creazione, ma i commenti dei soloni contro l’ iTampon sembravano spesso animate esclusivamente dalla solita preconcetta ostilità verso Apple (sono un utente di entrambi e mondi e non solo della mela, sia ben chiaro…). Scrivo perchè ho visto che in fondo al sunday jumper segnali una specie di routerino wifi. Forse lo conosci già, ma esiste un software http://www.joikushop.com che per poco prezzo (7 euro) consente di condividere la connessione 3G del proprio telefono via wifi. Funziona molto bene, penso possa essere interessante. Ciao

  • ka300m
    Mar 8th, 2010
    ka300m says:

    Mi permetto di dire la mia, faccio una doverosa premessa: non sono ne un fotografo, ne un grafico ne un designer. Sono un sistemista informatico con la passione per la fotografia.

    Detto ciò voglio rispondere punto per punto alle affermazioni fatte.

    1) iPad apre un orizzonte importante (fondamentale) per l’uso dell’informatica nelle scuole.
    Mi spiace, non sono d’accordo. Innanzi tutto dopo questa affermazioni non spieghi per quale motivo l’iPad dovrebbe aprire l’informatizzazione delle scuole ma sottolinei invece i limiti che le scuole hanno in questo momento. Non è l’iPad lo strumento per alfabetizzare nelle scuole, o almeno non lo strumenti principale. Per esperienza personale è meglio imparare a fare uso di tastiera e mouse che di uno schermo multitouch. Il multitouch apre nuovi modi sull’uso di qualcosa che però da il meglio di se ancora con “i vecchi” strumenti. Nessuno schermo multitouch è veloce quanto una tastiera, forse è più veloce e intuitivo del mouse ma di certo non è adatto per scrivere testi. Per l’informatizzazione nelle scuole servono aule attrezzate, personale preparato e la cosa più importante: una connessione a Internet.

    2) Sistema di presentazione lavori e immagini.
    Gli schermi da 10″ esistono su diversi “tablet-pc” con tanto di multitouch. Il Dell Latitude XT2 forse è il top in questo settore. Riunisce in se un potente notebook con un potente tablet. Certo, prevede un investimento tre volte superiore, ma offre decisamente 3 volte (se non più possibilità). Infine invado un settore che non è il mio, quello della fotografia. Personalmente ho l’idea che un portfolio renda molto di più se stampato che visto su uno schermo da 10″ ed aggiungo che se non basta quello stampato, internet è un ottimo strumento per non portare il proprio portfolio ovunque si vada. Il tablet di cui sopra offre cmq la possibilità di essere usato come desideriamo.

    3) Il sistema operativo, simile ad iPhone, amplia ancora di più le possibilità e le metafore di navigazione tra i documenti.
    Forse queste è l’unico punto su cui sono d’accordo. Le limitazioni dell’iPad sono anche il punto forte: fa poche cose ma le fa bene.

    4) Editoria.
    Devo ancora vederlo ma il fatto che l’iPad abbia uno schermo “lcd” non fa che farmi pensare agli stessi problemi che ci sono con i PC nel leggere i libri o i manuali: la vista si stanca. Se ad oggi il mercato degli e-reader è fermo sugli schermi a toni di grigio, è perchè è stato dimostrato che quel tipo di schermo non affatica la vista a risulta essere incosciamente la soluzioni più simile alla lettura di un libro. Anche qua dovrebbe passare il concetto di: fa una cosa sola ma la fa bene, l’e-reader. iPad non lo vedo come un e-reader bensì lo vedo di più per la lettura veloce e la navigazione in internet. Cercare rapidamente qualcosa sulla rete, leggere una news, l’email, ma di certo non un libro. Ho molto libri elettronici “di lavoro” e la maggior parte me li sono dovuti stampare perchè dopo 5′ di lettura gli occhi si impallinavano :D. Per quanto riguarda tutto il discorso legato alla diffusione dei libri e delle rivista digitali, dovrebbe essere un discorso indipendente dal dispositivo: l’e-book dovrebbe poter avere un formato unificato per i vari dispositivi del mercato.

    Insomma per come l’ho messa giù sembra che io bocci del tutto l’ipad. In realtà non è così. Come ho detto è un dispositivo che vedo bene appoggiato sul tavolino della sala per interagire al volo col web. La pecca è che è un oggettino che non ha un prezzo in linea con quello chge penso io di lui.

    Io spero che l’iPad sia la punta dell’iceberg per questo tipo di dispositivi ma per ora, causa principalmente il suo prezzo, il mercato non è ancora emerso.

    Scusata la prolissità…

  • ka300m
    Mar 8th, 2010
    ka300m says:

    Mi permetto di dire la mia, faccio una doverosa premessa: non sono ne un fotografo, ne un grafico ne un designer. Sono un sistemista informatico con la passione per la fotografia.

    Detto ciò voglio rispondere punto per punto alle affermazioni fatte.

    1) iPad apre un orizzonte importante (fondamentale) per l’uso dell’informatica nelle scuole.
    Mi spiace, non sono d’accordo. Innanzi tutto dopo questa affermazioni non spieghi per quale motivo l’iPad dovrebbe aprire l’informatizzazione delle scuole ma sottolinei invece i limiti che le scuole hanno in questo momento. Non è l’iPad lo strumento per alfabetizzare nelle scuole, o almeno non lo strumenti principale. Per esperienza personale è meglio imparare a fare uso di tastiera e mouse che di uno schermo multitouch. Il multitouch apre nuovi modi sull’uso di qualcosa che però da il meglio di se ancora con “i vecchi” strumenti. Nessuno schermo multitouch è veloce quanto una tastiera, forse è più veloce e intuitivo del mouse ma di certo non è adatto per scrivere testi. Per l’informatizzazione nelle scuole servono aule attrezzate, personale preparato e la cosa più importante: una connessione a Internet.

    2) Sistema di presentazione lavori e immagini.
    Gli schermi da 10″ esistono su diversi “tablet-pc” con tanto di multitouch. Il Dell Latitude XT2 forse è il top in questo settore. Riunisce in se un potente notebook con un potente tablet. Certo, prevede un investimento tre volte superiore, ma offre decisamente 3 volte (se non più possibilità). Infine invado un settore che non è il mio, quello della fotografia. Personalmente ho l’idea che un portfolio renda molto di più se stampato che visto su uno schermo da 10″ ed aggiungo che se non basta quello stampato, internet è un ottimo strumento per non portare il proprio portfolio ovunque si vada. Il tablet di cui sopra offre cmq la possibilità di essere usato come desideriamo.

    3) Il sistema operativo, simile ad iPhone, amplia ancora di più le possibilità e le metafore di navigazione tra i documenti.
    Forse queste è l’unico punto su cui sono d’accordo. Le limitazioni dell’iPad sono anche il punto forte: fa poche cose ma le fa bene.

    4) Editoria.
    Devo ancora vederlo ma il fatto che l’iPad abbia uno schermo “lcd” non fa che farmi pensare agli stessi problemi che ci sono con i PC nel leggere i libri o i manuali: la vista si stanca. Se ad oggi il mercato degli e-reader è fermo sugli schermi a toni di grigio, è perchè è stato dimostrato che quel tipo di schermo non affatica la vista a risulta essere incosciamente la soluzioni più simile alla lettura di un libro. Anche qua dovrebbe passare il concetto di: fa una cosa sola ma la fa bene, l’e-reader. iPad non lo vedo come un e-reader bensì lo vedo di più per la lettura veloce e la navigazione in internet. Cercare rapidamente qualcosa sulla rete, leggere una news, l’email, ma di certo non un libro. Ho molto libri elettronici “di lavoro” e la maggior parte me li sono dovuti stampare perchè dopo 5′ di lettura gli occhi si impallinavano :D. Per quanto riguarda tutto il discorso legato alla diffusione dei libri e delle rivista digitali, dovrebbe essere un discorso indipendente dal dispositivo: l’e-book dovrebbe poter avere un formato unificato per i vari dispositivi del mercato.

    Insomma per come l’ho messa giù sembra che io bocci del tutto l’ipad. In realtà non è così. Come ho detto è un dispositivo che vedo bene appoggiato sul tavolino della sala per interagire al volo col web. La pecca è che è un oggettino che non ha un prezzo in linea con quello chge penso io di lui.

    Io spero che l’iPad sia la punta dell’iceberg per questo tipo di dispositivi ma per ora, causa principalmente il suo prezzo, il mercato non è ancora emerso.

    Scusata la prolissità…

  • Luca Pianigiani
    Mar 8th, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Ciao Ka300m,
    grazie per il tuo commento, anche perché – venendo da un “ambiente” diverso da quello “nostro” – è motivo di arricchimento. Capisco le tue opinioni, che sono in parte figlie della tua cultura informatica. A volte non è facile unire la praticità e l’oggettività con qualcosa di “Intangibile”. Cerco di chiarire il mio punto di vista, non certo col fine di farti cambiare idea, ma solo per chiarire i punti di vista.

    1) penso che un tablet di nuova concezione (e iPad, per una serie di motivi, è una pietra miliare, lo so che altri prima di lui, e moltissimi dopo di lui hanno sviluppato e svilupperanno concetti simili, ma lo stesso vale per l’iPod: si può anche dire, storicamente, che Creative è arrivato prima, ma è stato l’iPod a creare la cultura, il mercato e l’evoluzione della musica digitale) sia utile nelle scuole per alcuni elementi magari banali, ma concreti: costa meno di un computer, anche se costa troppo rispetto a quello che sarebbe bello aspettarsi, non richiede alimentazione al “banco” (questo è uno dei problemi stupidissimi, ma concreti: le aule normali non sono adeguate alla connessione di un computer all’alimentazione), specialmente se sono garantite se non 10 ore, almeno 6 ore “vere” di lavoro, che nessun portatile *di fatto* riesce a garantire. E poi perché apre ad una flessibilità e potenza che serve secondo me in ambito formativo moderno: video davvero fluido, internet connesso sempre, eccetera. Certo, ci sono altri computer e tablet che lo fanno… credo che con un iPad sarebbe più facile (o con strumenti di pari flessibilità, non faccio un discorso di marca).

    2) consentimi, in questo campo, di avere un po’ più di esperienza di te in questo settore… sia nelle esigenze di chi propone e di chi osserva. La stampa è lenta, costosa, poco flessibile per una presetazione, che invece richiede sempre più unione di musica, audio, dinamismo. L’attenzione di fronte a delle stampe è limitata, davanti a un monitor è potenzialmente superiore. L’iPad ha vantaggi sia di tipo “fashion” (attrae, interessa, e quindi stimola… almeno come novità: capisco se è orrido da dire ad un programmatore, che probabilmente si basa su argomenti più concreti… ma questo è marketing, e funziona…). Certo, si può usare un computer, andare su internet, ma ti assicuro che i clienti non amano che noi smanettiamo sul loro computer o ci mettiamo dalla “loro parte dello schermo”, e il nostro è scomodo da posizionare su una scrivania di qualcuno… magari è incasinata, magari dobbiamo collegare la batteria. No, rimango della mia idea… (ma ti lascio la tua… però puoi anche tu cambiarla no? ehehee….)

    3) Sul punto 3 siamo d’accordo, quindi andiamo al 4

    4) L’argomento della leggibilità è da verificare, è vero. Al tempo stesso, però, io penso più a riviste digitali (è il mio campo, ci lavoro da anni a questi progetti) e le riviste digitali hanno bisogno di multimedialità, di video, si musica… i lettori di ebooks sono nati per la lettura di testi lunghi, e forse (probabilmente) è superiore. Io ormai però sono così abituato al monitor sia dell’iphone che a quello Led del mio computer che riesco a “tenere” ore di lettura senza grandi problemi. Ma comunque, non vorrei andare in giro con una tavoletta che mi permette di leggere solo il giornale o i libri. Ma… vedremo.

    Grazie comunque, spero che lo scambio possa arricchire tutti e due, di sicuro ha arricchito noi ;-)

  • Luca Pianigiani
    Mar 8th, 2010
    Luca Pianigiani says:

    Ciao Ka300m,
    grazie per il tuo commento, anche perché – venendo da un “ambiente” diverso da quello “nostro” – è motivo di arricchimento. Capisco le tue opinioni, che sono in parte figlie della tua cultura informatica. A volte non è facile unire la praticità e l’oggettività con qualcosa di “Intangibile”. Cerco di chiarire il mio punto di vista, non certo col fine di farti cambiare idea, ma solo per chiarire i punti di vista.

    1) penso che un tablet di nuova concezione (e iPad, per una serie di motivi, è una pietra miliare, lo so che altri prima di lui, e moltissimi dopo di lui hanno sviluppato e svilupperanno concetti simili, ma lo stesso vale per l’iPod: si può anche dire, storicamente, che Creative è arrivato prima, ma è stato l’iPod a creare la cultura, il mercato e l’evoluzione della musica digitale) sia utile nelle scuole per alcuni elementi magari banali, ma concreti: costa meno di un computer, anche se costa troppo rispetto a quello che sarebbe bello aspettarsi, non richiede alimentazione al “banco” (questo è uno dei problemi stupidissimi, ma concreti: le aule normali non sono adeguate alla connessione di un computer all’alimentazione), specialmente se sono garantite se non 10 ore, almeno 6 ore “vere” di lavoro, che nessun portatile *di fatto* riesce a garantire. E poi perché apre ad una flessibilità e potenza che serve secondo me in ambito formativo moderno: video davvero fluido, internet connesso sempre, eccetera. Certo, ci sono altri computer e tablet che lo fanno… credo che con un iPad sarebbe più facile (o con strumenti di pari flessibilità, non faccio un discorso di marca).

    2) consentimi, in questo campo, di avere un po’ più di esperienza di te in questo settore… sia nelle esigenze di chi propone e di chi osserva. La stampa è lenta, costosa, poco flessibile per una presetazione, che invece richiede sempre più unione di musica, audio, dinamismo. L’attenzione di fronte a delle stampe è limitata, davanti a un monitor è potenzialmente superiore. L’iPad ha vantaggi sia di tipo “fashion” (attrae, interessa, e quindi stimola… almeno come novità: capisco se è orrido da dire ad un programmatore, che probabilmente si basa su argomenti più concreti… ma questo è marketing, e funziona…). Certo, si può usare un computer, andare su internet, ma ti assicuro che i clienti non amano che noi smanettiamo sul loro computer o ci mettiamo dalla “loro parte dello schermo”, e il nostro è scomodo da posizionare su una scrivania di qualcuno… magari è incasinata, magari dobbiamo collegare la batteria. No, rimango della mia idea… (ma ti lascio la tua… però puoi anche tu cambiarla no? ehehee….)

    3) Sul punto 3 siamo d’accordo, quindi andiamo al 4

    4) L’argomento della leggibilità è da verificare, è vero. Al tempo stesso, però, io penso più a riviste digitali (è il mio campo, ci lavoro da anni a questi progetti) e le riviste digitali hanno bisogno di multimedialità, di video, si musica… i lettori di ebooks sono nati per la lettura di testi lunghi, e forse (probabilmente) è superiore. Io ormai però sono così abituato al monitor sia dell’iphone che a quello Led del mio computer che riesco a “tenere” ore di lettura senza grandi problemi. Ma comunque, non vorrei andare in giro con una tavoletta che mi permette di leggere solo il giornale o i libri. Ma… vedremo.

    Grazie comunque, spero che lo scambio possa arricchire tutti e due, di sicuro ha arricchito noi ;-)

  • ka300m
    Mar 10th, 2010
    ka300m says:

    Lo scambio di opinioni è sempre costruttivo :)

    Rispondo per ampliare gli orizzonti :)

    1) Lavoro in università, ti sorprenderesti nello scoprire che il mondo dei PC ha un prezzo per la P.A. pari a circa 1/3 del valore che si ha sul mercato privato. Il che significa che con circa 300€ compri un pc completo di monitor 19″, stampante, 4gb di ram e 3 anni di garanzia onsite. Quindi il costo non è un fattore a favore dell’ipad (apple per il mercato P.A. applica quando va bene il 10% di sconto :D). Sull’allestimento di banchi adatti, anche qua i soldi non mancano, l’ampliamento delle strutture sono voci che “vanno fuori” dal bilancio standard. Il problema semmai è che quando non puoi garantire i servizi minimi, allestire un aula informatica è assurdo. In ogni caso posso assicurarti di aver toccato con mano portatili (non tablet ne netbook) con autonomia di 7h di uso intensivo con wifi acceso. Prezzi sempre rapportati alla P.A. Su questo punto rimango della mia opinione ;).

    2) Se la presentazione riguarda un lavoro multimediale… allora non posso che darti ragione. un iPad attrae ed è uno strumento che per il fatto che è marchiato Apple, sfonda alcune barrire psicologiche. Su questo punto comprendo le tue osservazioni ;).

    4) Come ti ho detto per la lettura di riviste online interattive può essere una valida scelta, avevo infatti sottolineato come per la consultazione web era più che indicato. Sulla lettura degli ebook invece resto scettico. Avevo precisato il discorso dei cristalli liquidi gray proprio per sottolineare come sotto questa scelta non ci fosse un discorso tecnico bensì un discorso di usabilità. L’iPad sarà, forse, un trampolino di lancio… resta che se costasse la metà di quello a cui viene proposto allora sarebbe davvero quello che l’iPod è stato per il mercato mainstream della musica digitale ;)

  • ka300m
    Mar 10th, 2010
    ka300m says:

    Lo scambio di opinioni è sempre costruttivo :)

    Rispondo per ampliare gli orizzonti :)

    1) Lavoro in università, ti sorprenderesti nello scoprire che il mondo dei PC ha un prezzo per la P.A. pari a circa 1/3 del valore che si ha sul mercato privato. Il che significa che con circa 300€ compri un pc completo di monitor 19″, stampante, 4gb di ram e 3 anni di garanzia onsite. Quindi il costo non è un fattore a favore dell’ipad (apple per il mercato P.A. applica quando va bene il 10% di sconto :D). Sull’allestimento di banchi adatti, anche qua i soldi non mancano, l’ampliamento delle strutture sono voci che “vanno fuori” dal bilancio standard. Il problema semmai è che quando non puoi garantire i servizi minimi, allestire un aula informatica è assurdo. In ogni caso posso assicurarti di aver toccato con mano portatili (non tablet ne netbook) con autonomia di 7h di uso intensivo con wifi acceso. Prezzi sempre rapportati alla P.A. Su questo punto rimango della mia opinione ;).

    2) Se la presentazione riguarda un lavoro multimediale… allora non posso che darti ragione. un iPad attrae ed è uno strumento che per il fatto che è marchiato Apple, sfonda alcune barrire psicologiche. Su questo punto comprendo le tue osservazioni ;).

    4) Come ti ho detto per la lettura di riviste online interattive può essere una valida scelta, avevo infatti sottolineato come per la consultazione web era più che indicato. Sulla lettura degli ebook invece resto scettico. Avevo precisato il discorso dei cristalli liquidi gray proprio per sottolineare come sotto questa scelta non ci fosse un discorso tecnico bensì un discorso di usabilità. L’iPad sarà, forse, un trampolino di lancio… resta che se costasse la metà di quello a cui viene proposto allora sarebbe davvero quello che l’iPod è stato per il mercato mainstream della musica digitale ;)

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