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E ora, impariamo a vendere fotografie, ne parliamo a Fotografica 2012

Sempre più ci accorgiamo, osservando l’attività dei fotografi professionisti, leggendo i loro commenti, ascoltando i loro pareri (e siamo privilegiati, in questo: abbiamo rapporti diretti con migliaia di fotografi) che quasi nessuno ha capacità di vendere Fotografie. Si rimane fermi su certe convinzioni, e non si procede verso un cammino che deve portare non alla “speranza che qualcuno riconosca la nostra professionalità”, ma che in molti comprino i nostri prodotti. La maggiore attività, in termini di tempo, viene spesa dai fotografi a lamentarsi, un’attività che ha come risultato solo la delusione, la mancanza di nuovi stimoli, una convinzione che il nostro mestiere sia ormai ridotto a qualcosa di inutile e senza futuro.

Al contrario, nel mondo chi produce immagini viene considerato un valore inestimabile e assolutamente vincente per il futuro. Per esempio, in questo articolo, pubblicato qualche giorno fa si segnala come i fotografi e la fotografia avranno sempre più spazio ed importanza nella creazione di notizie: le persone sono sempre più abituate a “vedere” le notizie e non a “leggerle” e mostra alcuni esempi specifici, torna sul tema che abbiamo trattato la settimana scorsa, ovvero al “fenomeno mediatico” dell’uragano Sandy, descritto molto più con le immagini che non con le parole, ma ne mostra anche altre che dimostrano questa tendenza. Il web, in particolare, avrà sempre bisogno di “parole”, ma sempre e sempre più immagini e il valore di questo contenuto quindi crescerà, quanto meno quantitativamente, ma anche qualitativamente (leggete: soldi).

In cosa “sbagliano” i fotografi? Nel dedicare troppo tempo ad elementi che non aggiungono valore commerciale, e che li lasciano sempre più in un buco nero senza speranza. Dedicano troppo poco tempo alla fase di vendita e di marketing, e si ostinano a fare tutto da soli, perché così “risparmiano“. Certo, in una condizione in cui il lavoro scarseggia, che i margini si riducono, l’istinto di sopravvivenza porta a ridurci a piccoli artigiani che fanno tutto da soli. Il problema è che in molti (moltissimi) pensano che questa scelta non sia solo “la migliore per risparmiare“, ma anche la “migliore in assoluto“, e in questa logica si affossano proponendo soluzioni spesso datate, prive di contemporaneità, non affini alle esigenze di un mercato sempre più “abituato” alla comunicazione per immagini, perché bombardati quotidianamente da questo media. Insomma, ci sono cose che altri potrebbero fare meglio addirittura di noi…

Quando siamo stati quindi invitati ad un evento, Digital Symposium, che si terrà all’interno di Fotografica 2012 a Milano (una tradizione, ci siamo sempre ed è sempre un appuntamento interessante ed utile per incontrarci e per parlare tutti insieme) abbiamo deciso che parleremo di questo tipo di discorso: non tecnologico, ma marketing e commerciale. Se i fotografi non impareranno le basi dell’attività commerciale, se rimarranno chiusi in un negozio (o, peggio ancora, in uno studio senza vetrine) in attesa che qualcuno voglia commissionarci un lavoro che sia anche accettabile dal punto di vista del costo, allora sarà la fine. Per tutti, non solo per i fotografi, ma anche per chi vende prodotti e servizi fotografici, per chi lavora come noi nell’informazione e nella formazione di questo settore.

I temi che tratteremo il 15 novembre sono i seguenti:

1) Come calcolare il “valore” del nostro lavoro, e di conseguenza quanto “chiedere” (per farsi dire di “si”)

2) Come trovare modalità di lavoro che ci danno spazio per trasformare ogni potenziale cliente in “cliente”

3) Come trovare nuovi clienti e nuovi “soldi”

4) Come valutare se alcuni fasi del lavoro “dobbiamo farle noi” o farle fare ad altri

5) Tante attività che potrebbero darvi soldi… e invece nemmeno li proponete

6) Come il tempo nella ricerca e nella formazione fa fare soldi

Ma ce ne saranno molti altri di spunti, interessanti e speriamo “illuminanti“. Il giorno dopo, venerdi 16 novembre, parleremo di tecniche e idee (sempre “vendibili”) per la fotografia di matrimonio, altro argomento importante per molti di voi. E non ci saranno scuse: gli appuntamenti del Digital Symposium e di Fotografica sono gratuiti. Quelli dedicati ai “professionisti” si sviluppano nei giorni 15 e 16 novembre (giovedi e venerdi), ma ci saranno molti bellissimi eventi anche al sabato e alla domenica, rivolti a tutti gli appassionati di fotografia… e ancora una volta non capiamo perché questa non debba essere una categoria all’interno della quali i professionisti non si possano identificare. Uno dei punti fondamentali per uscire dal buio di una professione che “non comprendiamo più”  e che forse “non amiamo più come una volta” è proprio riprendere quegli stimoli che ci hanno portato ad essere fotografi, la passione, e quindi il “sentirsi appassionati”. Sabato e domenica noi saremo al mattino a parlare di “storie per immagini”, e di social network: siete anche voi invitati a far parte di questi incontri. E poi ci saranno tanti altri appuntamenti interessanti, per professionisti, per futuri professionisti, per appassionati: il calendario totale lo trovate qui, non lasciatevi scappare questa occasione.