Periodo di evoluzione per gli strumenti, e per la corretta visione del mestiere di fotografi.

Periodo di evoluzione per gli strumenti, e per la corretta visione del mestiere di fotografi.

La tecnologia degli strumenti sembra mutare ogni istante, creando una corsa con cui è difficile convivere, perché frenetica e compulsiva, e spesso sempre più svuotata di un vero valore, se non quello di una realtà che tende più al contenitore che non al contenuto, più alla forma che non alla sostanza. Al tempo stesso, la tecnologia sembra rimanere immutata per lunghi periodi: dopo la grande era dell’introduzione del digitale  (a metà degli anni ’90), tutto è sembrato un lento camminare, e nulla più. Migliorie, semplificazioni, automatismi ma non più rivoluzione. Ci siamo “trascinati” per anni, combattuti dalla corsa e dalla ricerca di stabilità, abbiamo dovuto pensare ai tempi per “ammortizzare” i beni patrimoniali. Il mercato amatoriale correva e corre, quello professionale camminava, e ogni tanto (spesso) si è seduto sulla panchina, complice un mercato sempre meno vivace e sempre più combattuto.

Poi c’è l’analisi del mercato, che richiede molte più immagini dozzinali, senza personalità e senza valore, sempre più vicine alla qualità che si può ottenere semplicemente con qualche automatismo e sempre con meno intelletto e cultura. Il ruolo del professionista è quindi quello di trovare (individuare, ricercare, perseguire) nicchie che possono comprendere ed esigere una qualità più elevata, ma spesso queste cellule di “paradiso” sono poche o ben nascoste, e bisogna trovare una strategia che inglobi la fotografa all’interno di contenitori che possano rafforzarne globalmente il valore. In questo spazio di discussione spessissimo parliamo di questi contenitori, che possono essere un biglietto da visita, un grimaldello per aprire molte porte che sono chiuse, una lista di voci aggiuntive che possono creare un fatturato più significativo.

In tutto questo panorama, ci sono evoluzioni che rischiano di passare inosservate, e che invece rendono visibili tendenze fino a quel momento solo latenti; in questo dialogo lacerato  e interrotto tra utenti professionisti e aziende, si perdono e non si incontrano. Ancora una volta, ci siamo noi che proviamo a stimolare la curiosità, a mettere l’accento, a creare il dialogo e la discussione. Lo facciamo oggi aggregando tre innovazioni recenti (tutte presentate nell’ultimo mese) che sono così diverse tra di loro che sembrano addirittura abbinamenti eretici, e che invece proprio per la loro diversità possono, tutte insieme, aiutare a delineare un quadro preciso. Lo facciamo solo accennando al prodotto e alla tecnologia, perché in questo caso non è un trattato di tecnologia, ma di visione.

1) Partiamo dall’annuncio del 3 novembre, a Hollywood, da parte di Canon. Una nuova macchina, la Eos c300, nata per fare video, ma ancor di più per fare cinema. Propone il meglio nato dalla tecnologia delle V-SLR e riproposto al massimo delle potenzialità, raggiungendo una risoluzione di 4K, usando sempre un sensore di grande dimensione, proponendo una gestione del segnale digitale al top e inaugurando una nuova linea di ottiche “Cinema” che garantiscono una qualità eccezionale proprio nel campo della ripresa in movimento. La Canon Eos c300 conferma, amplia, evolve il concetto che in queste pagine (e poi in tanti corsi) abbiamo portato avanti: un nuovo modo di proporre la produzione cinematografica, che si è materializzata nel settore dei fotografi, che l’hanno invece snobbato in troppi. Oggi c’è la possibilità di fare un passo in avanti, qualcuno lo farà (specialmente chi avrà nel frattempo imparato a fare i preventivi nel settore delle produzioni video decenti). Non abbiamo potuto ancora provarla, abbiamo “mandato avanti” il nostro amico Vincent Laforet (intervistato in esclusiva su JPM2), e qui trovate il video (versione alla qualità di 1080p) che ha realizzato, e qui il backstage.

2) Nikon un mese fa – ed è finalmente esplosa nei negozi, in televisione, nella pubblicità – ha presentato la sua nuova famiglia di fotocamere: la serie Nikon1: piccola, cool, con ottiche intercambiabili e un sacco di funzionalità multimediali, come l’effetto “movimento prima e dopo” lo scatto e il video a 60 fps. Questa generazione di macchine offre una qualità paragonabile ad una reflex e una gamma di accessori ampia, ma è piccola, tascabile, si porta ovunque, crea meno imbarazzo quando si tira fuori per scattare, avvicina la fotografia a quella interpretazione interattiva che tanto si presta ai media digitali come le nostre “tanto amate” riviste digitali per iPad. Non abbiamo ancora provato queste macchine, che però ci stanno arrivando… ma abbiamo conferme da chi le ha provate che ne è rimasto entusiasta.

3) Da pochi giorni è disponibile – in Italia e nelle nostre tasche – l’iPhone 4S, che ha proprio nella funzionalità fotografica una delle sue maggiori innovazioni, non solo per il passaggio da 5 a 8 milioni di pixel, ma per la sua qualità globale. Abbiamo fatto, in questo caso, qualche prova, e siamo rimasti sconvolti dalla qualità: non quella che ci viene mostrata dai blog che parlano di fotografia senza sapere di cosa si tratta sul serio, ma con un minimo di logica. Alcuni esempi (anche scaricabili ad alta risoluzione) dimostrano che abbiamo oggi in tasca davvero uno strumento (che, tra l’altro, propone anche la funzionalità video full HD) in grado di poter produrre prodotti fotografici di qualità. Non a caso, parlando con gli amici di iStockPhoto (siamo in uscita con un numero speciale di JPM, che sarà disponibile NON SOLO per iPad che parlerà dell’evento iStockalypse che si è tenuto a Milano qualche settimana fa), viene fuori che si sta iniziando a pensare a spazi commerciali per vendere immagini realizzate con i cellulari.

Tre mondi e tre modi di intendere l’innovazione. Non rivoluzione, ma nuove visioni che confermano, come si diceva, le tendenze: video/cinema, produzione di immagini interattive e multimediali per pubblicazioni digitali, produzione di fotografia che trova il suo valore nella spontaneità, nella velocità, nell’essere “dentro la notizia” o “l’emozione”. Tre modi di essere professionisti, diversi e uguali al tempo stesso. Ce ne sono tanti altri, ma questi tre, tutti insieme, ci sono davvero utili per fermarci e farci capire che il mercato è tutt’altro che fermo, tutt’altro che ingessato. Vuole correre ed è disposto a trovare modalità di business e di creatività ricche di potenzialità.

Comments (12)
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  • Luca Pianigiani
    Nov 6th, 2011
    Luca Pianigiani says:

    Scusa, inserito link sbagliato… ora è giusto nel testo, ma comunque i test iphone4S li trovi qui: http://cl.ly/BYe8. Perdono per il disguido

  • Francesco
    Nov 6th, 2011
    Francesco says:

    Ho visto la qualità delle foto del 4s, davvero impressionante… Ma dove arriveremo di questo passo? Sarebbe bello che nelle istruzioni d’uso di questi prodotti fantastici tutti leggessero la parte (sempre presente) che recita “non siamo responsabili per eventuali malfunzionamenti del prodotto, in caso di uso dello stesso per occasioni importanti utilizzare sempre batterie di riserva…. Etc… Etc…)” ed io aggiungerei… O rivolgervi ad un professionista! ;-)

    Cmq… Brava Apple!

    1. Federico
      Nov 6th, 2011
      Federico says:

      Un professionista deve imparare a gestire anche questi mezzi, personalmente non ho ancora l’Iphone esclusivamente perché vorrei comprarmelo senza “tranelli” di carta di credito etc.. però ho visto come un’amica non professionista, nonché due fotografe-artiste scattano e post-producono in hipstamatic ( non so se sia una App ma nell’app store non l’ho trovata) e mi vien la voglia di vedere cosa mi potrebbe uscire…d’altra parte un programma giocattolino come Pic-nick ha delle belle risorse e bypassa le imperfezioni varie delle toy-cameras, io l’ho scoperto grazie ad una mia allieva 15enne!!!!, con Poladroid si scatta in Polaroid senza possederne una etc.. etc..
      Qui c’è un giochino fatto col Nokia N70…perché non era uno shooting, non era un fotoreportage, non era un lavoro, era solo la spensierata voglia di conoscere questa città standoci di passaggio fra un lavoroa Sau Paulo e un’altro in ACRE…per cui i tre chili di fotocamere nello zainetto son rimasti in ostello.

      http://www.facebook.com/media/set/?set=a.2005296585027.114996.1622027172

  • Filippo Chiesa
    Nov 6th, 2011
    Filippo Chiesa says:

    Ciao Luca,

    dal mio blo riporto alcune considerazioni sulla C300:

    “Grande evento mediatico e grande attesa per la presentazione di questa camera che ha confermato tutti rumors.

    L’estetica trovo sia davvero accattivante: molto compatta e modulare (mi ricorda le leggendarie Super 8 Beaulieu).

    Veniamo alle caratteristiche e agli accessori extra che ne hanno accompagnato l’uscita:

    Sensore 8.3mp 2160×3840 Super-35 CMOS (risoluzione 4K )

    Processore DIGIC DVIII

    Canon XF Codec (il codec di registrazione è il medesimo della XF305/300 e XF105/100)

    Dual Compact Flash Slots

    L’esposizione e il fuoco sono solo manuali

    Disponibilità: Genn. 2012; Prezzo approssimativo: $16,000/20,000 USD

    Nuove lenti a disposizione (PL & EF Versions):

    Canon Zoom Lens CN-E14.5-60mm T2.6 L S

    Canon Zoom Lens CN-E14.5-60mm T2.6 L SP

    Canon Zoom Lens CN-E30-300mm T2.95-3.7 L S

    Canon Zoom Lens CN-E30-300mm T2.95-3.7 L SP

    Tre nuove prime (solo per attacco EF)

    Canon Prime Lens CTZ-029 (24mm)

    Canon Prime Lens CTZ-030 (50mm)

    Canon Prime Lens CTZ-031 (85mm)

    Il sensore è 4K ma la camera registrerà solo a 1080, 720 a 50Mbps (ottimo il codec XF) e 1440 a 25Mbps.

    Come nella Sony PMW-F3 l’overcrank è possibile solo a 720p.

    Possiede una sola uscita SDI a 8 bit, di conseguenza, oltre a non permettere di sfruttare in toto i recorder a 10 bit, non c’è la possibilità di registrare il 4:4:4 su supporti esterni.

    Conclusioni:

    chiaro che non posso permettermi di dare giudizi definitivi su una macchina che non ho ancora avuto modo di provare (spero molto presto) ma, sulla carta, il costo sembra eccessivo.

    Vero che le caratteristiche (la possibilità di poter utilizzare le ottiche EOS è un bel vantaggio) e il codec utilizzato la rendono superiore alla Panasonic AG-AF101 e alla Sony NEX-FS100 ma, secondo il mio modesto parere, rimane un gradino

    sotto alla Sony PMW-F3 che, anche se dotata di un codec di registrazione interna inferiore alla C300, permette soluzioni nettamente superiori per quanto riguarda la registrazione su supporti esterni.

    Sempre da prendere con beneficio d’inventario, pare che in molti abbiano notato un eccessivo rumore nelle riprese ad ISO elevati.

    Sinceramente, credo che Canon abbia sbagliato il prezzo di questa camera, considerando che la Scarlet è alle porte con caratteristiche di gran lunga superiori… e la EOS DSLR che registrerà a 4 K?“

  • francesco
    Nov 7th, 2011
    francesco says:

    non fa niente Luca, sei un grande come al solito, ci tieni VIVI questa è la cosa importante

  • riccardo
    Nov 7th, 2011
    riccardo says:

    concordo in toto con filippo riguardo la C300 , una macchina già vetusta due ore dopo la sua presentazione : la soluzione RED è nettamente superiore
    la fascia di prezzo corretta per la C300 era di 7000$, non 20.000$

    non capisco poi la scelta commerciale di lanciare una macchina top di gamma che acquisisce a 4k e sforna file a 1080 e nel contempo annunciare una probabile dslr che registrerà invece a 4K e che teoricamente costerà meno della prima…tanto vale aspettare la dslr.

  • Andrea Magistroni
    Nov 7th, 2011
    Andrea Magistroni says:

    Buona giornata Paolo.
    Alla riga “viene fuori che si sta iniziando a pensare a spazi commerciali per vendere immagini realizzate con i cellulari” sono sobbalzato dalla sedia.
    Immagino l’ulteriore crollo dei prezzi delle foto, ennesime frasi del tipo “me la faccio col cellulare…”, ennesime “urla dallo spazio profondo” (per citare un vecchio film) dal barilotto delle ottiche professionali.
    Attendo le definizioni e i parametri di accettazione imposte.
    Scritto questo, non nego di aver visto la bravura di alcune persone a scattare e realizzare progetti fotografici con iPhone, a spingersi verso il reportage estremo o inserirsi nel mondo dell’arte con grandi risultati.
    Inizio a essere confuso, o meglio, confuso per come si cercherà di indottrinare i clienti riguardo tariffe e tecniche.
    Sempre più facile, sempre più difficile!
    In ogni caso, grazie di questo ennesimo interessante post. :-)
    Buon lavoro e buona settimana
    Andrea

    1. Francesco
      Nov 7th, 2011
      Francesco says:

      Già, sono sobbalzato dalla sedia anche io… ;-(

  • Mariosa
    Nov 8th, 2011
    Mariosa says:

    Sono alle prime armi con la fotografia, ma credo di essere arrivato in questo mondo in un momento davvero difficile… gli spunti di riflessione offerti da Luca sono sempre fantastici…
    Purtroppo mi viene difficile pensare di poter inserirmi nel mercato prima di capirlo a fondo. Mi sto facendo un sacco di domande e devo ammettere che fatico a trovare risposta…
    Mi chiedo: ma realmente il talento si misura dalla macchina che usiamo? Perchè una foto deve essere giudicata positivamente/negativamente se scattata con una Nikon D3s invece che con la compatta da 100€? Mi rispondo sempre “dipende”… dipende dal tipo di foto e dalla situazione: con l’iPhone 4S davvero riesco a fotografare in condizioni di scarsa luminosità con tempi di posa da 1/160 per congelare un azione sportiva? Non lo so, dovrei provare…
    Forse la strada giusta (in un mercato così agguerrito) è quella di riuscire a trovare le parole giuste per trasmettere qualcosa ai propri clienti, mettendoci i mezzi che riteniamo più opportuni (farebbe strano vedere un fotografo di matrimonio con un iPhone per le foto/video in esterna… o no?).

    Sono confuso e incasinato, e parecchio! e il mercato lo è con me…
    Non siate troppo severi con le parole di un novellino… ;-) saprò migliorare col tempo…

  • Alessio
    Nov 8th, 2011
    Alessio says:

    Non entro in merito nei video ma per me “video” è una cosa e “fotografia” è un’altra, ho fatto qualche video professionale con la mia 5D e li trovo due mondi che si toccano in molti punti ma che non hanno nulla a che vedere uno con l’altro.

    Sarebbe come chiedere ad un meccanico di fare anche il carrozziere o viceversa… ovvio che molti fanno questo, ma non significa che uno che ama fare il meccanico automaticamente trovi soddisfazione a far le riparazioni di carrozzeria, lo trovo più un fine per portare a casa la pagnotta la sera (ergo: guadagnare).

    Fortunatamente non vivo SOLO di fotografia, pertanto posso tirare avanti la mia attività di fotografo facendo quello che mi piace fare: fotografare.

    Riguardo invece la J1, come detto anche ad altri amici che l’hanno provata, per me è solo un mezzo tra i tanti atto a mungere una fetta di mercato caratterizzata da tutti quei fotografi – possessori di reflex e ottiche di qualità – che mai avrebbero comprato una compatta ed ora invece vengono stuzzicati per la presenza delle ottiche intercambiabili. Ovviamente come Nikon sa fare la fotocamera funzionerà molto bene, ma non credo possa avere delle qualità strabilianti superiori ad una fotocamera nata con un ottica abbinata ad hoc. Quanto alle varie features di scatto in movimento ok, per molti sarà uno spunto creativo ma che continuo a non vedere attinente con la fotografia.

    Fermandomi un attimo e guardando cosa mi trovo diffronte mi vien da chiedermi: ma stiamo parlando di fotografia o di videoproduzione?

    Ciao grande! :D

  • Giorgio Fochesato
    Nov 13th, 2011
    Giorgio Fochesato says:

    Parlando dell’iPhone 4s:

    Per chi come me fa street e fotografia di viaggio, vendendo le immagini su iStockphoto, un dispositivo come l’iPhone 4s rappresenta un salto di qualità incredibile. La produzione di immagini è virtualmente sempre disponibile, con un clic. Specialmente per la produzione di immagini per il mercato dedicato all’editoria, dove non sono richieste liberatorie e quindi avere in tasca una macchina fotografica che permette di fare foto ovunque, senza dare nell’occhio è davvero rivoluzionaria.

    Avevo già provato, in passato, a produrre materiale con l’iPhone 3Gs e poi con il 4. Ma la qualità era davvero scarsa, ho ottenuto qualche buono scatto che finì in vendita, ma il tempo da dedicare alla post-produzione era troppo.

    Pare che “il prossimo passo” per questo mercato sia davvero questo: iPhone 4s + Snapseed.

    La fotografia cambia, l’importante è non farsi spaventare dal cambiamento, ma seguirlo o anticiparlo!

    ciao
    Gio

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