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toccarla...
un video normale…
La nostra copertina
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ma provate a
Le copertine di JPM sono sempre state delle esperienze di forte impatto visuale, e delle vere e proprie piattaforme di ricerca creativa e tecnologica. Oggi, con JPM8, abbiamo voluto andare oltre, mettendo insieme tante sensazioni e stimoli che crediamo siano davvero contemporanei e di grande ispirazione. Siamo partiti dal lato espressivo: volevamo creare un video interattivo, permettendo all’utente di far parte delle scelte: di solito il video si “subisce”, ma oggi non siamo più abituati a stare “davanti alla televisione”, se non possiamo interagire, facciamo altro (guardiamo Facebook, controlliamo la posta, accarezziamo il gatto. In questa nostra copertina, se non si fa nulla (uso passivo, come un video normale, appunto), la storia ha un inizio e una fine, si vive solo un pezzo/sfumatura della storia. Ma se l’utente decide di cliccare sul video, ecco che si manifesta/appaiono nuove sensazioni, si procede verso un universo parallelo; basta toccare per far apparire altre esperienze e scoperte (cambiamenti di scene, di contrasti, di suoni), e rilasciare il dito (o il mouse) per tornare al video principale. Provate anche voi… se non lo avete ancora fatto...
può essere vista come
Abbiamo fatto una scommessa, con questa copertina, e ne siamo felici. Abbiamo unito una serie di elementi che ci stanno molto a cuore (4K, slow motion) e abbiamo cercato di trovare una soluzione affascinante anche perché alla portata “di tutti”. Siamo appassionati di soluzioni professionali, ma siamo anche convinti che siamo in un’era tecnologicamente così avanzata da offrirci risultati sorprendenti anche in “prodotti” che sembrano destinati ad usi amatoriali. In particolare, siamo rimasti colpiti dalla prima presentazione della piccolissima Nikon 1 nella sua ultima versione, la J5, che in un corpo davvero sottodimensionato offre sia la ripresa video 4k che un impressionante slow motion che noi abbiamo sfruttato a 400 fps (si può arrivare a 1200 fps). Sono solo due caratteristiche estreme di questa compatta con le ottiche intercambiabili, che in realtà è sorprendente per tanti aspetti, ma ci siamo soffermati su quelle che ci permettevano di lavorare su quello che rispondeva non solo alla nostra narrazione (gli strumenti devono essere utili per questo…), ma anche per far aprire gli occhi su tematiche che a volte vengono dibattute senza grande visione. Parliamo di chi guarda i “limiti” invece che le opportunità. Per esempio: il 4K della Nikon 1 J5 arriva “solo” a 15 fps. Se pensate da “videomaker” questo è un limite, ma non lo è se si pensa a questa funzionalità per creare scene “in movimento”, e specialmente se la priorità è ottenere immagini da selezionare poi per congelare dei frame da stampare: realizzare 15 fotogrammi al secondo di una scena alla risoluzione 4k è davvero superiore ad ogni esigenza. Esempio 2: i 400 fps si possono ottenere se si scende di risoluzione, altezza 800 pixel per 296 pixel (8:3). Se siete solo degli amanti dei numeri e volete solo una motivazione per discutere, allora direte che non serve a nulla. Bene, abbiamo usato questa soluzione sapendo che NON ci serviva di più, perché avremmo fatto immagini in movimento destinate al web o a delle app, e non servivano risoluzioni Full HD (sul web sarebbe stato lunghissimo caricarle, e comunque stavamo lavorando in verticale, e non servono più di 800 pixel di altezza, anzi). 
FOCUS Nikon 1-J5
I risultati sono eccezionali, affascinanti, ancor di più considerando che una fotocamera così piccola e leggera può essere montata ovunque, usata su carrellini/slider molto leggeri ed economici, senza problemi. Qualcuno dirà che oggi ci sono smartphone che hanno prestazioni simili, ma anche questo è dialogo di chi pensa solo per numeri: sappiamo bene (siamo stati tra i primi ad usarli) che ci sono smartphone incredibili, ma i problemi sono di due tipi e non avremmo avuto risultati usabili in questo tipo di ripresa: • Abbiamo lavorato in situazione di luce molto limitata, in queste condizioni la Nikon 1 J5 ha dimostrato una resa che uno smartphone si sogna…  • Per fare ritratti, le ottiche degli smartphone “regalano” rese prospettiche che solo i maniaci dei selfies possono accettare… No, avevamo bisogno di una resa di un corto teleobiettivo, non di un grandangolo.   Non stiamo facendo uno “spot” contro gli smartphone, stiamo parlando di quello che serve per fare eccellenti e incredibili riprese, ma in un campo che può essere quello del fotografo/videomaker che vuole produrre contenuti interattivi e digitali partendo da investimenti molto contenuti, usando apparecchi molto piccoli.   Il risultato è davvero incredibile, apre la mente e fa capire che il differenziale oggi è quello della “mente aperta”, della creatività, del sapere cosa ci serve, cosa vogliamo fare, la cultura dei mezzi di comunicazione digitale. Ma, ancor di più, questa sensazione “incredibile” l’avrete se guardate la resa “stampata” dai frames 4K, che abbiamo pubblicato sulla versione cartacea (fidatevi, è un’esperienza che dovete vivere!).  Oggi, con un piccolo apparecchio è possibile entrare in tanti nuovi mondi, in tanti nuovi linguaggi dell’immagine dalla porta principale. Ed è per questo che proprio la “porta principale” di JPM8 (la copertina) è dedicata a queste nuove idee e visioni!
I nostri attori
Un particolare ringraziamento ai nostri due “attori”.  Arianna Drago, che ha interpretato la nostra eroina, che proviene da un mondo fatato, magico, misterioso. La sua disponibilità e simpatia sono state davvero speciali, la sua eccellente capacità interpretativa si legge negli occhi ;-)
Alex G. Raccuglia, nostro amico videomaker che per una volta si è messo dalla parte opposta della videocamera (un cattivo doc!), ma che non ha fatto solo l’attore in questa produzione. 
  wait.
Oltre alla copertina, tutta da scoprire, c'è qualcosa in più. Per realizzare lo shooting abbiamo usato un apparecchio piccolo, minuscolo, ma potentissimo: la compatta / mirrorless Nikon 1 J5, in grado di offrirci spunti per andare oltre al video (anche interattivo). Nelle pagine di questo articolo potete scoprire delle sequenze di immagini (come quella di questa pagina), immagini "still" derivate da una clip video 4k (che potete scoprire qui ma ancor di più nella versione cartacea di Jpm8) e video in slow motion a 400 fps. Godetevi queste immagini in movimento, che pensiamo sia difficile credere che siano realizzate con un apparecchio così piccolo e "alla portata di tutti", e poi proseguite il viaggio, vi racconteremo di più di questa "magia"...
Swipe
GALLERIA
www.jumper.it
www.nital.it
Vuoi vedere la qualità di queste immagini su stampa fine art? L’edizione cartacea di JPM8 è uno spettacolo per chi ama la qualità dell’immagine, toccarla con mano, scoprire la resa delle fotografie su differenti tipi di carta. puoi acquistare JPM8 Paper Edition qui!
  movin...
COVER STORY
Font Title: Carolyna - Black
Slow motion a 400fps, 4k, tanta magia in un palmo di mano
Scroll or Click
e pur si  muove
  slow...
FOCUS: LA LUCE Come leggerete anche in altri articoli di JPM8, una delle componenti importantissime (da sempre, ma sempre di più) della ripresa foto/in movimento è la luce. Abbiamo usato per questo shooting due tipi di luce (una per la scena “light”, che trovate nel video, e una per la scena “dark” usate principalmente qui). Nel primo caso, abbiamo usato il Westcott D5, un illuminatore in grado di montare 5 lampade a fluorescenza daylight da 27W ciascuna, interruttore di alimentazione separato che permette di gestire 4 livelli di intensità luminosa per ogni punto luce. Nel secondo caso, abbiamo usato una luce di cui ci siamo letteralmente innamorati, sempre di Westcott, la Icelight. Questa luce ci trasforma in veri e propri cavalieri Jedi e ci permette di lavorare con un fascio di luce bellissima, consigliabile anche tramite delle alette, di lavorare anche con la batteria ricaricabile e quindi senza fili (ideale in situazioni fuori studio). La resa? Guardate, e innamoratevi anche voi… Le luci Westcott sono distribuite in Italia da ApromaStore.
In fase di chiusura del numero, sono arrivate le novità del CES2016 di Nikon, e sono tutte novità che dimostrano un impegno concreto e profondo in tutti i campi che abbiamo individuato in questo numero di JPM8 come quelli che, secondo noi, sono prioritari: video 4K, integrazione con i nuovi media, visione innovativa. Non ci piace "parlare" di fotocamere (come non ci piace "parlare" di altri strumenti creativi), ci piace usarli, provarli, metterli a servizio delle idee. Per questo, qui segnaliamo solo alcune caratteristiche, potete consultare il sito di Nital (molto più completo di quello che probabilmente leggerete in giro), ma rimandiamo ad un aggiornamento futuro di un nuovo numero o ad altre occasioni di incontro l'analisi pratica e creativa di questi nuovi strumenti. Quello che possiamo dire ora è... che Nikon ha sposato totalmente lo spirito e la filosofia di fotocamere/videocamere 4k, e quindi è ancora più vicina a noi ;-) LE NOVITA' Nikon D5 La nuova regina è arrivata, e si propone ovviamente come una fotocamera potente e specialmente nata per un uso davvero intensivo e "cattivo"... per chi lavora tutti i giorni e ha bisogno di affidabilità. Centro del progetto della D5, considerando proprio l'uso che richiede risposte immediate, il sistema avanzatissimo Autofocus (153 punti AF 99 sensori a croce ad estrema sensibilità operativa da -4 fino a 20 EV), Full Frame (FX) da 21 milioni di pixel (ok, 20,8...) per un sensore CMOS di nuovissima generazione, registrazione video 4k in Ultra HD (30/25/24p e video 1080 a 60p della durata di 29 minuti e 59 secondi), riprese fino a 12 fps usando la modalità AE/AF tracking o fino a 14 fps con quella M-Up, e questa potenza consente di operare fino a 200 scatti (RAW non compresso a 14-bit): ci fanno notare che è possibile scattare una finale dei 100 metri senza mai staccare il dito dallo scatto; quasi un video, ma alla "risoluzione" superiore al 4k! Incredibile la capacità di lavorare con altissimi valori ISO (fino a 51.200 Iso consigliati, si può arrivare in modalità estesa a 3.280.000 Iso). Nikon D500 Formato DX in un corpo compatto, prestazioni simili a quelle della D5, ma aggiungiamo e segnaliamo con grande interesse e curiosità una funzione presente sulla D500 che si chiama Nikon SnapBridge che consente la connessione senza fili sempre attiva con dispositivi smart basata sulla tecnologia Bluetooth low energy. Questa funzionalità è molto interessante (per noi, come detto, in particolare per la nostra visione "per fotografi innovativi"), e ne riparleremo, e aggiungiamo, per completare la visione delle potenzialità espresse in tutto questo numero di JPM, oltre al video 4K, anche la possibilità di realizzare filmati 4K Ultra HD con la tecnica time-lapse. KeyMission 360 Ultima novità "4k" di Nikon è la piccolissima ed interessantissima KeyMission 360, una action camera che usa la soluzione (già vista su altre fotocamere, ma qui molto più evoluta) per la combinazione di un sensore di immagine e di un obiettivo posizionati sui due lati opposti della fotocamera: le immagini provenienti da ciascun lato - leggiamo sul comunicato stampa - si uniscono per creare una singola immagine ad alta definizione a 360° reali. Resiste a polvere, urti e basse temperature ed è subacquea fino a 30 metri. Il mondo del VR, argomento centrale della nostra ricerca e degli sviluppi sui quali stiamo lavorando e che proponiamo nei nostri corsi di aggiornamento dei fotografi professionisti, ha una nuova stella. La vogliamo provare quanto prima!
arrivano le reflex
Il mondo 4k Nikon
D5 e D500
e la KeyMission 360
è solo all'inizio:
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I risultati sono eccezionali, affascinanti, ancor di più considerando che una fotocamera così piccola e leggera può essere montata ovunque, usata su carrellini/slider molto leggeri ed economici, senza problemi. Qualcuno dirà che oggi ci sono smartphone che hanno prestazioni simili, ma anche questo è dialogo di chi pensa solo per numeri: sappiamo bene (siamo stati tra i primi ad usarli) che ci sono smartphone incredibili, ma i problemi sono di due tipi e non avremmo avuto risultati usabili in questo tipo di ripresa: • Abbiamo lavorato in situazione di luce molto limitata, in queste condizioni la Nikon 1 J5 ha dimostrato una resa che uno smartphone si sogna…  • Per fare ritratti, le ottiche degli smartphone “regalano” rese prospettiche che solo i maniaci dei selfies possono accettare… No, avevamo bisogno di una resa di un corto teleobiettivo, non di un grandangolo.   Non stiamo facendo uno “spot” contro gli smartphone, stiamo parlando di quello che serve per fare eccellenti e incredibili riprese, ma in un campo che può essere quello del fotografo/videomaker che vuole produrre contenuti interattivi e digitali partendo da investimenti molto contenuti, usando apparecchi molto piccoli.   Il risultato è davvero incredibile, apre la mente e fa capire che il differenziale oggi è quello della “mente aperta”, della creatività, del sapere cosa ci serve, cosa vogliamo fare, la cultura dei mezzi di comunicazione digitale. Ma, ancor di più, questa sensazione “incredibile” l’avrete se guardate la resa “stampata” dai frames 4K, che abbiamo pubblicato sulla versione cartacea (fidatevi, è un’esperienza che dovete vivere!).  Oggi, con un piccolo apparecchio è possibile entrare in tanti nuovi mondi, in tanti nuovi linguaggi dell’immagine dalla porta principale. Ed è per questo che proprio la “porta principale” di JPM8 (la copertina) è dedicata a queste nuove idee e visioni!
Alex G. Raccuglia, nostro amico videomaker che per una volta si è messo dalla parte opposta della videocamera (un cattivo doc!), ma che non ha fatto solo l’attore in questa produzione. 
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