Fotografia: un passo avanti, due indietro (e va bene così…)

Fotografia: un passo avanti, due indietro (e va bene così…)

fotografia avanti indietro

A volte ci si domanda: la fotografia, come tecnologia e come mercato, sta correndo o è immobile? Non c’è un periodo come questo in cui la risposta è davvero difficile da dare.

Qualche giorno fa, è arrivato in redazione un comunicato della Photokina, la fiera per eccellenza della fotografia, da sempre, e la notizia ha del rivoluzionario, leggiamo insieme il primo pezzo del comunicato stampa:

A partire dal 2018 Photokina assumerà cadenza annuale per rispecchiare in maniera ottimale la rapidità e i cicli innovativi sempre più brevi di un settore che ha ormai intrapreso la via della digitalizzazione. A partire dal 2019 inoltre la rassegna si terrà nel mese di maggio. Oltre alle innovazioni dei settori chiave del processo dell’imaging, Colonia presenterà in futuro l’intera gamma di prodotti, applicazioni e servizi che ruotano intorno al mondo dell’imaging. Con queste modifiche proseguiamo con coerenza sulla strada del cambiamento avviata nel 2016: l’anno scorso al motto di “Imaging Unlimited” Photokina aveva entusiasmato espositori e visitatori ed esplorato nuovi target per il settore.

Questa mattina ho letto invece un articolo che dice (traduco un pezzetto):

… gli ultimi 30 anni hanno visto un enorme progresso nella tecnologia fotografica, dal rilascio della prima fotocamera reflex digitale commerciale e alla transizione attraverso i cambiamenti culturali formidabili associati a questo mezzo. Ma ora sembra che ci siamo fermati. Questo è particolarmente vero dopo la deludente Photokina dello scorso autunno.

Fotografia: avanti o indietro? Seguiamo le tracce…

Ok, ognuno tira l’acqua al suo mulino e segue le proprie impressioni, e magari le scrive, ma al di là dei commenti e delle decisioni esterne, ci sono percorsi che portano ad una osservazione quotidiana di questi contrasti: la fotografia va avanti o guarda indietro? Cerchiamo di capire mettendo in fila solo le ultime sensazioni, che valgono solo per l’ultima settimana (chissà cosa verrebbe fuori se analizzassimo un intero anno!

1) Ho letto che la “grande novità” di una nuova e attesa reflex sarà la possibilità di avere lo schermo LCD che ruota, per la prima volta in una categoria di prodotto di fascia alta (semi professionale). Mmmm…. So che è una funzione molto richiesta (mi ci sono già scontrato, i product manager erano tutti contenti di questa “feature”, io non capivo ma mi adeguo… se serve a vendere macchine va bene ma difficile definire “rivoluzionaria” questa novità).

2) Snapchat ha reso disponibile anche in Italia i suoi occhiali Spectacles che consentono di riprendere video fino a 10 secondi: si indossano e si riprende video circolari che vengono inviati subito all’app (Snapchat) per condividerli in tempo reale.

fotografia avanti indietro

3) Ho provato una nuova “premium camera App” chiamata Halide per iOS che, come viene dichiarato, “crea un mood tattile come una vecchia Leica o Pentax” (chissà perché hanno citato questi due marchi nella pagina di presentazione). Tutto si può controllare manualmente muovendo le dita sullo schermo: fuoco, esposizione, ISO, tempo di posa, bilanciamento di bianco ed è divertente, anche se non siamo sicuri che sia poi così comodo e nemmeno così “evoluto”.

4) Google ha dichiarato “morta” la Nik Collection, che aveva acquisito insieme a tutti gli assets dell’azienda in particolare per Snapseed, una delle migliori applicazioni per l’editing delle immagini su mobile, e aveva subito fatto capire che il suo interesse per la tecnologia per il mondo “computer” non le interessava; la prima notizia era stata quella di eliminare la versione desktop di Snapseed (noi ce l’abbiamo ancora, e funziona… ma non è stata più aggiornata); ora l’annuncio della chiusura del progetto Nik Collection lascia a bocca asciutta milioni di persone – molti fotografi professionisti ed appassionati – che erano abituati ad usare i tools deliziosi come Silver Efex Pro, Viveza ed altri ancora – e che magari li avevano pagati prima 500 euro/dollari per tutta la collezione, poi ridotto 150 dollari da Google e poi resi (evviva) gratuiti. C’è da dire che forse pochi sanno che gran parte del team che ha sviluppato questi software ha ripiegato poi verso altri lidi è si è unito al progetto MacPhun, che ha molti tools interessanti (ne parlano qui).

5) Stanno tutti attendendo che Apple dichiari le sue intenzioni sulla Realtà Aumentata, forse inizierà ad accennare qualcosa nei prossimi giorni, ma sembra che nessuna azienda stia facendo esplodere questo argomento in attesa di vedere le scelte della Mela, che spesso stravolgono l’intero mercato, ma nel frattempo Google ha annunciato il suo nuovo Daydream standalone (ne abbiamo parlato la scorsa settimana). Sta per esplodere tutto, e qualcuno risulterà vincitore, mentre molti rimarranno indietro.

6) La novità di Kodak, appena annunciata, è…. una rivista su carta chiamata (guarda un po’!) Kodachrome Magazine, dedicata agli appassionati dell’analogico, 76 pagine ben curate e un prodotto di lusso, dal costo di 20 dollari a copia, più la spedizione. Non agitatevi che fa caldo e si suda, tanto è sold out da quando l’ho vista (ed erano tante tante ore fa) e comunque non veniva distribuita fuori dagli USA. Il passato, sempre torna e si rafforza.

7) Volete una fotocamera a foro stenopeico moderna? Ancora per poco su Kickstarter trovate il modello più moderno nella sua “antichità”: un sistema a controllo multiapertura, da adattare a quasi tutte le fotocamere, sia a pellicola che digitale (Canon, Nikon, Fujifilm, Sony, Pentax, Micro 4/3).

 

Se siamo d’accordo, la conclusione è che la fotografia è un universo che si alimenta di passato e di futuro, forse il suo fascino è sempre stato questo, ed è forse proprio per questo che sarà sempre (più) amata. C’è chi la vuole interpretare guardando in avanti, e chi invece al contrario guardando indietro.

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